Perché la Lazio non può fare a meno di Luis Alberto

Nemmeno il tempo di celebrare l'arrivo di Sow che riesplode il malumore del solista spagnolo, da un mese in attesa di mettere nero su bianco il rinnovo del contratto. Ma se c'è un giocatore di fondamentale importanza per i biancocelesti, questi è il N.10 di Sarri
Perché la Lazio non può fare a meno di Luis Alberto© © Marco Rosi / Fotonotizia
Xavier Jacobelli
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Nemmeno il tempo di festeggiare l'arrivo di Djibril Sow, 26 anni, centrocampista, 121 presenze e 7 gol in Bundesliga con l'Eintracht Francoforte, 38 partite con la Nazionale svizzera e la Lazio deve capire se per Luis Alberto sia un problema o la soluzione del problema. Le cronache di Auronzo, brillantemente raccontate stamane da Daniele Rindone sul Corriere dello Sport, hanno riferito del nuovo malumore del trentenne solista spagnolo, da un mese in attesa di firmare il prolungamento del contratto. "C'è un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù": la messaggeria social del N.10 di Sarri ha un solo destinatario: Claudio Lotito che pure, si era presentato in ritiro rassicurando pubblicamente i tifosi, preoccupati dall'immobilismo sul mercato, a detta del presidente soltanto virtuale.

Lotito. tra il rinnovo di Pedro e l'addio di Milinkovic

Aggiungete la firma apposta da Pedro in calce al nuovo contratto e avete un'ulteriore ragione dell'irritazione di Luis Alberto: perché lui sì e io no? Di Luis Alberto, la Lazio non poteva fare a meno quando c'era Milinkovic Savic, figurarsi ora. Ce ne sono pochi di calciatori così bravi a coniugare tecnica di prim'ordine e sagacia tattica come il biancoceleste, all'ottava stagione consecutiva nella Lazio (263 presenze, 47 gol, 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe italiane). Il felice rapporto instaurato con Sarri dopo le asperità iniziali, depone ulteriormente a favore del Mago. Ma l'incantesimo, adesso, deve farlo Lotito.


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