D'Amico ha vissuto come ha voluto© BARTOLETTI

D'Amico ha vissuto come ha voluto

Grandi piedi, grande testa. E grande voce. Dicevano: poteva diventare un dio ma lui ha preferito essere libero e ridere sempre, in campo e in Tv
Italo Cucci
1 min

Vincenzino, fratellino mio, queste son lacrime, lacrime vere. Così t’accompagno nell’ultimo viaggio, ma già sento che mi dici col tuo sorriso impertinente: «Direttore, cosa fa? Non siamo mica in tivù». Già mi aveva sgridato quando poco tempo fa, saputo della sua malattia, l’avevo chiamato. «Vince, come stai?». «Diretto’, ho il cancro. Ma chi m’ammazza?». «Dove sei?». &laq

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