Lazio, Sarri anche manager: Lotito alle trattative

Mau ispiratore degli acquisti, il presidente in prima linea per condurre tutte le operazioni
Daniele Rindone
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Era il 2004 e “faccio tutto io” Lotito piombava nel calcio. Quasi diciannove anni dopo il suo avvento riecco il Lotito sovranista. E’ agevolato dalla presenza di Sarri, allenatore con capacità da manager di mercato. L’addio di Tare non lo spiazza né lo sconvolge, da un anno il presidente si preparava all’inizio di una nuova era tecnica. Non era stato così nel 2018, quando Tare ricevette la chiamata di Maldini per il Milan. E neppure tre anni fa quando l’Eintracht Francoforte aveva offerto all’ex diesse della Lazio un contratto d’oro di cinque anni e carta bianca sul mercato. Lotito in entrambi i casi fece l’impossibile per convincere Tare a restare. Tare si convinse, favorendo la loro alleanza rinunciò a tanti soldi. Lotito, stavolta, letto il comunicato di addio di Tare, non ha fatto altro che prenderne atto.

I nuovi scenari

Cosa farà adesso il presidente? Alla carica di senatore può aggiungere ufficialmente quella di compratore di giocatori. Ha due soluzioni pronte in casa. La prima è incaricare diesse Angelo Fabiani, romano, classe 1961, ex direttore sportivo di Triestina, Grosseto, Messina, Ternana, Genoa, Venezia, Ascoli e Salernitana. Lotito gli aveva affidato la Primavera e la Lazio Women un anno fa promuovendo Enrico, suo figlio, come direttore generale del settore giovanile biancoceleste. Alberto Bianchi, ex difensore di D, C e B, uomo fidato di Fabiani, da qualche mese è diventato il responsabile del settore giovanile. Fabiani è la carta pronta sul tavolo. Non è ancora chiaro se Lotito affiderà solo a lui la gestione della direzione sportiva. Nell’ultima estate il mercato è stato condotto per gran parte con il format Lotito-Sarri e l’aiuto collaterale di Fabiani. C’è una seconda ipotesi, porta all’assegnazione di nuovi ruoli al segretario generale, Armando Calveri. Anni fa si è diplomato diesse a Coverciano, potrebbe entrare a far parte della squadra dirigenziale allargata. Non è solo una questione filosofica, anche pratica. Il nome di un diesse andrà inserito nella richiesta di Licenza Uefa. L’addio di Tare può spingere Peruzzi a tornare da club manager, Mau lo vuole. Sarri sarà l’ispiratore degli acquisti, lo coadiuverà il fido Gianni Picchioni, in ballo per diventare responsabile scouting. Sarri e Picchioni hanno già presentato a Lotito una lista di più di dieci nomi di mercato, sono gli obiettivi preferiti per costruire la Lazio da Champions. Gli altri. Le candidature esterne al momento non sono considerate.

Idea Accardi come nuovo ds

Per molti club è in ballo la figura di Pietro Accardi, diesse-demiurgo a Empoli, classe 1982, un giovane di successo. Per un curioso caso del destino ha incrociato la Lazio, Tare e Sarri sabato scorso al Castellani. Non ci sono stati contatti con Lotito. Accardi è sotto contratto per due anni, se riceverà una proposta top ne parlerà con il presidente Corsi. Anche lui sa di avere un diesse in rampa di lancio. Si sa come si muove Lotito, non decide mai in tempi rapidi. E’ di ieri l’addio di Tare, passeranno giorni se non settimane prima che i piani saranno svelati. Sarri freme da giorni, aspetta di capire cosa accadrà. Lotito, se le finzioni non hanno preso il posto di tutte le verità, gli ha solo detto di avere le idee chiare. Si risentiranno nelle prossime ore. Sarri dopo Empoli ha fatto base a Castelfranco di Sopra, nella sua residenza. Lotito ieri era in Molise, dove è diventato senatore. Potrebbero rivedersi a Formello. E’ finita un’epoca, ne era già nata un’altra. 


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