Lazio, Lotito prenota Zapelli: ha origini italiane e sogna la Serie A

Biancocelesti sul trequartista del Belgrano: ha 20 anni, costa 5 milioni di euro
Daniele Rindone
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ROMA - Colpi d’assaggio per Sarri. Ha chiesto altri italiani, per adesso si sta valutando un oriundo, un azzurrino. Bruno Zapelli, classe 2002, numero 10, trequartista, seconda punta del Belgrano, a settembre campeón della Primera B Nacional, promosso in Superliga argentina. E’ il nome nuovo dell’Under 21 del cittì Nicolato, è anche un nome seguito dalla Lazio. Ci sono valutazioni in corso. Ha 20 anni, è alto 1,81, è italo-argentino (le origini italiane sono del nonno). Ha risposto alla chiamata dell’Italia baby: «Non era qualcosa che mi aspettavo, mi rende molto felice. È un grande passo e sarà un’esperienza unica», la sua emozione. E’ giovanissimo, ma costa già 5 milioni. Lotito sarebbe già al comando della trattativa, in realtà non ancora nel clou.

La storia

Brunito o Zape, così lo chiamano i compagni, si farà conoscere con la nostra under, sarà il modo migliore per visionarlo. Nicolato lo ha chiamato in vista delle amichevoli contro Serbia e Ucraina. Sogna di partecipare agli Europei in programma dal 21 giugno all’8 luglio in Romania e Georgia. E’ nato a Cordoba, città del Belgrano, del Talleres e dell’Instituto. Città di squadre e di trequartisti. Da qui sono partiti Pastore, Vazquez e Dybala. Zapelli è nato ed è cresciuto precisamente a Villa Carlos Paz come Vazquez (ex Palermo, oggi al Parma). Il padre è stato attaccante nel Club Sportivo Bolivar e nel Centro Italiano, andava a scuola con Oscar Vazquez, padre del Mudo. Zapelli gioca nel Belgrano, ex club di Vazquez, le coincidenze sono multiple. Brunito, prima di raggiungere il ritiro degli azzurrini a Roma, ha raccontato tutta la sua emozione in Argentina: «È un grande passo, sarà un’esperienza unica. Conoscerò un altro calcio, un altro gioco, un’altra cultura. Mi aiuterà per il mio futuro, soprattutto per crescere. E’ stato tutto molto veloce, in famiglia ne abbiamo parlato in questi giorni, è successo tutto da un momento all’altro. Mi hanno detto che c’era già la possibilità della convocazione, mi hanno chiesto se volessi andare e ho detto che andava bene». L’AFA, Asociacion del futbol argentino, ne era a conoscenza. Brunito ha iniziato da bambino sul campo dell’Atletico Carlos Paz. Ha fatto dei provini con l’Estudiantes, qui ha conosciuto Juan Sebastian Veron, sul web è rintracciabile un selfie che li ritrae. E’ passato al Racing Avellaneda, al Rosario Central, è stato testato dal Boca Juniors. Un giorno Zapelli, su invito di un amico di famiglia, si è allenato con l’Adiur (Agrupacion deportiva infantil union Rosario), club affiliato al Villarreal. Gli spagnoli lo tesserarono, aveva 11 anni. Dopo due anni lo lasciarono libero, colpa dell ’inchiesta della Fifa che vietò il trasferimento ai minori extracomunitari. Lo voleva il Talleres, firmò per il Belgrano. Negli stessi giorni in cui è spuntato il suo nome i biancocelesti sono alle prese con il futuro di Romero, la mini-pulce ancora senza rinnovo. Forse qualcosa si muove.


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