Capitan Ciro, è tutto il mondo Lazio che ti conforta, che ti carica, che ti raccomanda alla buona sorte, che invoca i tuoi gol nostalgici. Ah, questi numeri. Immobile non segna da quattro partite di A (da Lecce, 4 gennaio) e non arriva a 5 dall’aprile 2021. Immobile ha segnato solo un gol nelle ultime sei gare da lui giocate, senza considerare il Monza (comparsata di 8 minuti). Immobile non aveva mai giocato e segnato così poco dopo 21 giornate (7 reti in 16 partite, peggior bottino dal 2012-13). Succede se ti fermi tre volte, se ti stiri e ristiri, se sono più le partite saltate che quelle realmente giocate e non riesci ad allenarti con continuità, in pace, come vorresti. Dallo stop con l’Udinese del 16 ottobre, Immobile ha giocato solo tre partite da titolare in campionato, le altre tre in cui s’è visto in campo le ha giocate rispettamente per 8 minuti (Monza), 15 (Sassuolo) e 19 (Fiorentina). Questo è. Giudicare la sua stagione è illegittimo.
La tenacia
Ciro si avvicina alla partitissima con l’Atalanta con un minutaggio maggiore rispetto a dieci giorni fa, quando rientrò contro la Fiorentina era reduce da due settimane di stop. Da allora ha giocato contro i viola, è ripartito titolare contro la Juve (un tempo in campo in Coppa Italia) e a Verona (fuori al 68’). Sarri oggi conta di averlo per 90 minuti. Recuperare il vero Ciro è il primo obiettivo di Mau. Manca sempre qualcosa alla Lazio, manca comunque qualcuno. E il qualcuno è golden Ciro, versione bomber sommo. Da agosto a ottobre, nei mesi in cui Immobile è stato al servizio della Lazio, la media tiri era di 4,6 a partita, è scesa a 2,8 da gennaio in poi. Si entra di meno in area senza Immobile e ancora meno si calcia nello specchio della porta. Sarri fa leva sulla percentuale realizzativa dei suoi (16,1%), solo Napoli (14,5) e Atalanta (14,3%) si sono avvicinate. Ma sa bene che andare avanti di questo passo non è semplice.
I record
Ciro ha fatto le prove generali del ritorno al gol a Verona, gli unici tiri che hanno creato brividi a Montipò nel primo tempo sono stati suoi. Nel secondo non si sono contati tentativi nello specchio, guarda caso Immobile era uscito al 68’. Chi più di Ciro ha voglia di tornare a segnare? Nessuno. Non è l’attuale cannoniere della Lazio, è stato scavalcato da suo compare Zaccagni (7 reti contro 8), è nelle retrovie della classifica cannonieri generale e s’è fermata la scalata nella classifica all time (è fermo a 189 gol, punta a raggiungere Hamrin a 190, 8ª posizione). Ma Ciro più di tutto non riesce a garantire alla Lazio una corsa Champions continua, conta i gol in base ai punti che regala alla squadra. L’Atalanta è una ripartenza. All’andata non c’era, la partita si giocò la settimana dopo il suo ko con l’Udinese. Ciro ci sarà stasera, ha segnato cinque gol in 15 sfide contro i bergamaschi, è tra le squadre meno bersagliate. Nelle ultime cinque sfide ha colpito solo una volta, il 30 ottobre 2021. Aveva segnato l’1-2, fu De Roon a pareggiare al 94’. E’ il caso di tirare le somme.