Lazio, progetto Flaminio: la strategia di Lotito

Ci sono notizie di sopralluoghi, il patron fa sul serio. Tra i punti fermi: capienza da 40mila posti
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ROMA - Claudio Lotito a lavoro sul sogno di ogni tifoso della Lazio: ritornare allo Stadio Flaminio. Quella che è stata la casa biancoceleste per tanti anni, oggi vive in uno stato di degrado e abbandono. Il progetto di riqualificazione è sempre stato sfiorato, ma negli ultimi mesi l’idea sta prendendo corpo. Il patron, la scorsa settimana, ha effettuato un sopralluogo con i tecnici del Comune di Roma. Ne seguiranno altri. Da capire c’è la fattibilità della ristrutturazione con quattro capisaldi fondamentali: infrastrutture (e dunque anche la viabilità), parcheggi, copertura e capienza.

Lotito e le idee sullo Stadio Flaminio

Il primo obiettivo è quello di riportare la capienza dell’impianto a 40mila posti (sono ora 24 mila). E poi vanno abbattuti i vincoli strutturali di uno stadio di assoluto valore storico, culturale e architettonico. L’idea di Lotito è quello di progettare uno stadio moderno e multifunzionale, con negozi e ristoranti, sempre aperto 365 giorni all’anno e non solo la domenica per le partite. Il Comune è pronto a fare la sua parte. La riqualificazione potrà diventare concreta anche grazie agli emendamenti inseriti con l’approvazione delle modifiche al Decreto Salva Stadi (nel Decreto Semplificazione) nella Legge Lotti del 2017. Lotito si aspetta che possano essere promossi interventi come quelli visti al Franchi di Firenze, inserito nel Recovery Plan.


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