Caso Zarate, Lotito in azione: pronte le denunce

Il presidente porta Maurito e Ruzzi in tribunale. Striscioni dei tifosi in città: «La Lazio non si tocca», Diaconale: «Accanimento contro Lotito e il club»
Caso Zarate, Lotito in azione: pronte le denunce© Bartoletti
Daniele Rindone
4 min

ROMA - Dalla tv al tribunale. La risposta è una denuncia, la presenterà la Lazio nei prossimi giorni, è in via di definizione. Sarà Lotito a portare Zarate e l’agente Ruzzi nelle aule giudiziarie, in fondo aveva urlato “denuncio tutti” diramando un comunicato lunedì. Allo studio dei legali della società ci sarebbe anche un’azione giudiziaria nei confronti de “Le Iene”, trasmissione che ha raccolto le accuse dell’agente dell’argentino. Ieri, 24 ore dopo la messa in onda del servizio su Italia 1, era atteso un nuovo comunicato del presidente della Lazio. Alla fine ha deciso di non diramarlo, sono rimaste valide le note diffuse tra lunedì e martedì e adirà le vie legali, è confermato. Le uniche dichiarazioni le ha rilasciate Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione della società, intervenendo a Radio Punto Nuovo. Se fosse o meno in veste ufficiali poco importa, ha parlato di «accanimento contro Lotito. Ho l’impressione che si voglia colpirlo ad ogni costo e con lui la Lazio». Il riferimento è senza dubbio al fuoco mediatico che si è scatenato nelle scorse settimane, a cui si è aggiunto il caso Zarate riaperto dalla trasmissione “Le Iene”. In difesa della Lazio innanzitutto si sono schierati i tifosi, infuriati con Maurito. Sono scesi in campo (anzi in città) nella notte tra martedì e mercoledì, hanno protestato pacificamente esponendo striscioni a Roma e nella sua provincia. Uno è apparso all’Olimpico: «La Lazio non si tocca!». Le stesse parole, scritte a caratteri cubitali, sono apparse su lenzuoloni srotolati a Piazza della Libertà, sede originaria della Lazio, a Portonaccio, all’Infernetto. La scritta «La Lazio non si tocca!» è spuntata addirittura sui led di alcuni autobus romani. Le foto sono rimbalzate dai social. Messaggi di protesta sono stati indirizzati a “Le Iene” chiedendo “approfondimenti anche su altri club”.

La causa

Le denunce per la Lazio sarebbero legate ad un presunto tentativo di estorsione (ovviamente non della trasmissione), serviranno anche per smontare le accuse di evasione fiscale lanciate da Ruzzi. Nel servizio de “Le Iene”, attraverso le dichiarazioni dell’agente e dell’argentino, si allude a pagamenti in nero o ad evasione fiscale rispetto alla commissione di 15 milioni versata dalla Lazio alla società Pluriel Limited, fu un’operazione parallela all’acquisto del giocatore dall’Al Sadd (arrivò dietro pagamento di 20 milioni di clausola). La linea difensiva sarà fondata su più punti: infondatezza dell’evasione, contributiva e non fiscale, ed estraneità rispetto al rapporto Pluriel-Moisen. La Moisen, società uruguaiana vicina a Sergio Zarate, fratello di Maurito, secondo il racconto di Ruzzi a “Le Iene” è la società cui sarebbero stati girati i soldi della famosa commissione, secondo le accuse uno stipendio mascherato per Maurito. Ruzzi e Zarate sperano nelle indagini della Procura federale e nell’interessamento della magistratura ordinaria. [...]

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