ROMA - Tare, da accusato a premiato, nell’ultimo anno ha ricevuto tanti riconoscimenti. E’ una nuova vita.
«Ho sempre saputo che c’era pregiudizio nei miei confronti, la scelta di nominarmi diesse è nata in un momento molto delicato. Aveva tutto tranne un senso. Lotito ci aveva visto lungo».
Come ci è riuscito?
«Mi sono sempre detto “il tempo sarà galantuomo”. Ho giocato 9 anni in Germania, dove tutto ciò che si sta cercando di fare in Italia è in vigore da 25 anni. Ho avuto un punto di riferimento». [...]
La Champions è dichiarata da tutti, anche da Simone, per la prima volta. Come l’avete convinto?
«Non deve essere un’ossessione, è una conseguenza della crescita. [...]
Pole scudetto e Champions: chi vede in prima fila?
«La Juve è la Juve. L’Inter, con Conte, ha aumentato la consapevolezza da outsider. Il Milan ha investito, l’Atalanta non è da sottovalutare. Napoli e Inter stanno dietro la Juve e le dico una cosa».
Cosa?
«Mi piacerebbe che fossimo dentro a quest’ultima mischia, sono consapevole che possiamo giocarcela con tutti».
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