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ROMA - Non sono automatici i rinnovi di Biglia, Keita e De Vrij né sono scontati, tutt’altro. Sono rinnovi difficili, a rischio, costosissimi. Tutti e tre sono in scadenza nel 2018 e già questo è un problema. La Lazio proverà a stringere a dicembre. Si parte da Biglia, a lui è stato già proposto un contratto di cinque anni nonostante l’età (compirà 31 anni a gennaio) e le assenze ripetute a causa degli infortuni. L’accordo sembrava ad un passo ad ottobre, c’è stata una frenata: «C’è sempre qualcosa, ci incontreremo a dicembre», ha bofonchiato l’argentino nelle scorse settimane. Al di là di qualche scaramuccia o diversità di vedute, Lotito ha offerto a Biglia un contratto in stile Klose: cinque anni di accordo a 2,5 milioni, è la base fissa. Il tedesco, in caso di Champions, avrebbe guadagnato 3 milioni di euro. La qualificazione in Europa League gli è valsa un aumento di poco superiore ai 2,5 milioni. Lo stesso piano economico è stato offerto all’argentino. La Lazio ha previsto per lui il contratto più ricco della rosa e un percorso ancora lungo. Lotito in passato ha rinnovato i contratti di Ledesma, Rocchi, Mauri, Brocchi e dello stesso Klose. Ha rinnovato con Radu, Lulic e Marchetti. Ai senatori si lega.
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KEITA - Capitolo Keita. Si supererà il derby del 4 dicembre e si passerà dalle intenzioni ai fatti, questi almeno sono i piani della Lazio. L’offerta dei biancocelesti prevede un contratto di 4-5 anni (la durata è da stabilire), dunque sino al 2020-2021, e un ingaggio da 1,7-1,8 milioni. Keita attualmente guadagna molto meno, ha un ingaggio di 700mila euro. La Lazio punta a migliorarlo di molto, non solo a raddoppiarlo. I termini della proposta saranno definiti precisamente nel giorno del fatidico incontro con Keita e il manager Calenda.
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