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ROMA - Dentro la Lazio, tra i segreti dei contratti. Nel caos dei rinnovi ce n’è uno automatico, è quello di Inzaghi. A luglio ha firmato sino al 30 giugno 2017: «Ci sono delle opzioni», ha detto Simone durante il forum svolto venerdì nella sede del Corriere dello Sport-Stadio. L’opzione di rinnovo scatterà in caso di qualificazione europea: è previsto un prolungamento biennale, sino al 2019. Per Europa s’intende il ritorno nelle Coppe, basterà l’approdo in Europa League per attivare l’opzione. Il contratto firmato da Inzaghi, per durata, è simile a quello siglato da Pioli in passato (prevedeva una opzione per gli anni successivi). Lotito e Inzaghi hanno già pattuito le cifre della prossima stagione, s’aggirerebbero sotto il milione. Ma i rapporti tra presidente e tecnico sono talmente buoni che ci potrà essere modo di riparlarne a tempo debito, soprattutto in caso di qualificazione in Champions. Un ricco premio sarebbe meritato. Inzaghi non vuole distrazioni, pensa al campo, lo stesso vale per la società, lo stesso deve valere per i giocatori. Simone, sul tema rinnovo, venerdì è stato chiaro: «Non ne abbiamo parlato perché siamo stati impegnati tanto. Sono cose che si vedranno a suo tempo. Non nego che in estate, quando mi chiamò il Crotone e volevano conoscermi, per correttezza informai il presidente. Gli dissi che dovevo incontrarli il giorno dopo, lui me lo proibì. Disse “se non rimani alla Lazio allenerai la Salernitana”».
INZAGHI: «POSSIAMO SOGNARE» - TUTTO SULLA LAZIO
I TEMPI - Ogni trattativa per i rinnovi è stata posticipata a dicembre, i colloqui inizieranno dopo il derby, non prima. Inzaghi sta meritando elogi e applausi, ha ripagato la fiducia di tutti. Ha voluto questa panchina, l’ha sognata per anni, ha lavorato duramente per ottenerla, ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile, è arrivato dove ha sempre creduto di poter arrivare. Nessuno gli ha regalato niente, ci ha tenuto a specificarlo venerdì scorso.
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