È l’ora dei gol, è l’ora di Vlahovic. La notte d’Arabia deve diventare quella di Dusan e della Juve: c’è il Milan tra i bianconeri e la finale su Supercoppa italiana, la grande chance di tornare a sollevare il primo trofeo dell’era Thiago Motta e gran parte dei sogni di gloria dipende proprio dal bomber serbo. Finora non ha perso un colpo: è andato a segno infatti in tutte competizioni disputate in stagione; dodici gol in 22 presenze, suddivisi tra i 7 in campionato, i 4 in Champions League e quello al Cagliari in Coppa Italia. Adesso punta al poker e a essere decisivo pure a Riyad per riprendere il filo interrotto del discorso interrotto proprio contro i sardi. Quello era stato il terzo centro di fila, dopo quelli con Manchester City e Venezia poi sono arrivati due turni di “pausa” con Monza e Fiorentina. Ai rossoneri, tra l’altro, non ha mai segnato con la maglia bianconera: il suo bilancio si ferma alla doppietta con la Fiorentina nella stagione 2021/22 prima del trasferimento a Torino e quest’anno ha saltato la gara di campionato a San Siro per via di un problema muscolare. Ora l’emergenza in attacco è terminata e DV9 è di nuovo al suo posto, pronto a dare l’assalto al primo titolo dell’anno. Nel 2024 ha realizzato 24 gol e l’obiettivo è iniziare il 2025 riprendendo subito il ritmo giusto. D’altra parte, Vlahovic è stato acquistato per appuntamenti come questo, per essere un fattore nelle grandi occasioni, per dare nuova forma ai sogni bianconeri. È a lui che la Juve si è affidata nel dopo-Ronaldo per tornare al vertice e Dusan ha messo la sua firma sull’ultimo trofeo vinto dalla Signora, la Coppa Italia dello scorso maggio. La sua zampata contro l’Atalanta ha dato un senso al secondo periodo allegriano ma il serbo non intende lasciarlo un caso isolato, partendo proprio dalla semifinale di stasera.
Juve, Vlahovic tra presente e futuro
Il mercato, chissà, porterà un innesto anche in attacco ma la Juve non può comunque prescindere dal suo bomber, specie in questo gennaio in cui i bianconeri si giocheranno in pratica l’intera stagione. La Supercoppa, infatti, è soltanto l’antipasto di un mese per cuori fortissimi, visto che proseguirà con il derby, con gli scontri diretti in campionato con Atalanta, Milan e Napoli e con il doppio bivio composto da Bruges e Benfica. Poi si giocherà anche la partita del contratto in scadenza nel 2026 e anche qui sarà “dentro o fuori”. Rinnovo o addio la prossima estate. Ma adesso è l’ora di aggiungere un trofeo in bacheca.