TORINO - Il dilemma non è se comprare o starsene a guardare: rinforzare la rosa con un difensore, a gennaio, sarà una necessità assoluta per la Juventus dopo i due infortuni al crociato di Bremer e Cabal. Il problema, semmai, è quanto spendere visto che le risorse sono limitate e c’è un tesoretto da 65 milioni impegnato in vista di giugno per i riscatti dei calciatori già in rosa. Sono state ore calde quelle successive all’infortunio del terzino colombiano: ore di preoccupazione, ma anche di confronti serrati tra il direttore tecnico Giuntoli e l’allenatore Thiago Motta, che dopo la sosta dovrà allestire difese all’altezza di Milan, Aston Villa, Lecce, Bologna, Manchester City, Venezia, Cagliari (Coppa Italia), Monza, Fiorentina, ma anche delle avversarie della final four di Supercoppa di inizio gennaio in Arabia Saudita, con tre centrali e due laterali a disposizione. Saranno dieci (o undici in caso di finale a Riyad) le partite in calendario in meno di 40 giorni con le rotazioni praticamente azzerate.
Juve, sugli esterni soluzione interna
Sugli esterni, a dir la verità, ci si potrebbe rifugiare nella soluzione interna: a sinistra scalpita infatti il ventenne Jonas Rouhi, stabilmente nel gruppo dei grandi (con una gara da titolare a Genova il 28 settembre) finché la NextGen non è andata in debito d’ossigeno e alla Continassa hanno deciso che fosse meglio rinforzare la seconda squadra con un elemento poco utilizzato dalla prima. Senza Cabal, Rouhi non solo tornerà stabilmente tra i grandi ma avrà anche molto più spazio, alternandosi a Cambiaso, Savona e probabilmente a Weah, che vista l’emergenza potrebbe arretrare.
Juve, spunta l’idea Dier
Al centro restano arruolabili, invece, i soli Gatti, Kalulu e Danilo, senza alternative dal vivaio pronte a dare manforte. Così Giuntoli ha cominciato a sondare il mercato. La Juve è al bivio: i suoi dirigenti stanno valutando, infatti, se sia meglio prendere un difensore esperto e affidabile, magari con un vissuto importante nei campionati top, oppure un giovane che possa inserirsi nel modo meno traumatico possibile in una fase delicatissima della stagione, contribuendo tra l’altro al progetto di lungo respiro che punta ad abbattere i costi della rosa. Prestito o acquisto non conta: l’importante è che sia un affare sostenibile. Nel gruppone di quelli già pronti è spuntato Eric Dier, trentenne del Bayern, 49 partite con la nazionale inglese e 60 nelle coppe europee, di cui 36 in Champions. Dier a Monaco sta vivendo un’annata da comprimario, e forse se lo aspettava pure: a giugno ha firmato, da svincolato, solo per un anno, con opzione al 2026. Il Bayern avrebbe già aperto alla cessione per una cifra vicina ai 5 milioni. In Premier si parla anche di Maguire del Manchester United come profilo appetibile alle big del continente: lui ha il contratto in scadenza, anche se con il nuovo tecnico Amorim spera di avere più spazio. Continuano anche i sondaggi per Skriniar, l’ex Inter guadagna però 11 milioni e anche un prestito di sei mesi sarebbe onerosissimo. Dopo l’infortunio di Calafiori potrebbe inoltre essere molto più complicata l’uscita di Kiwior in prestito dall’Arsenal: la Juve lo aveva già sondato in estate, prima di scegliere Kalulu. Tah, colonna del Leverkusen ma a scadenza, è uno di quei nomi sul quale in estate si scatenerà un’asta.
Juve, il mercato italiano
L’occasione del mercato italiano può essere Casale, che il Bologna dovrebbe riscattare obbligatoriamente dalla Lazio in caso di qualificazione alle coppe. Il difensore, che in biancoceleste con Sarri aveva anche conquistato la Nazionale, non sta trovando spazio e a gennaio potrebbe muoversi. Nella testa dei dirigenti bianconeri, però, non tramonta l’idea di tirare fuori un altro giovane dal cilindro: i due centrali dell’Italia Under 21, Lorenzo Pirola dell’Olympiakos e Diego Coppola del Verona, piacciono molto a Thiago e rappresenterebbero un investimento in termini di futuribilità. Ha tanti estimatori alla Continassa anche Bertola, 21 anni, leader difensivo dello Spezia che sta volando in Serie B.