Retroscena e segreti, tutto sul gioiello Savona della Juve

Il giovane difensore è una delle rivelazioni della squadra di Thiago Motta: le nazionali lo osservano
Retroscena e segreti, tutto sul gioiello Savona della Juve© Juventus FC via Getty Images
Giorgio Marota
4 min

VERONA Chissà quante interrogazioni di letteratura e traduzioni di inglese sono nate in quella banchina del bus all’autostazione di Aosta. Chissà quanti sogni, promesse e paure hanno condiviso Hans e Nicolò in quell’ora e mezza di tragitto che, tre volte a settimana, li conduceva dalle montagne innevate a Vinovo. C’è un simbolico filo rosso che unisce il primo esordiente della storia della NextGen, Hans Nicolussi Caviglia (marzo 2019), e l’ultimo fiore sbocciato sotto le cure di Thiago Motta, Nicolò Savona: sono cresciuti nella stessa città, tifano entrambi Juve fin da bambini e, sempre insieme, hanno viaggiato su quel pullman dei desideri finché l’età non ha permesso alla società di iscriverli nel liceo scientifico a indirizzo sportivo gestito dal club. 

Prima da titolare con gol

Lunedì sera a Verona, mentre l’amico Hans restava incollato alla tv dalla nuova casa di Venezia, Nicolò ha giocato la prima da titolare dopo l’esordio della settimana precedente, è andato subito in gol come i predestinati, ha vinto il 90% di contrasti e di duelli e ha macinato chilometri su chilometri sulla fascia destra. A fine gara era consumato dalla fatica al punto da apparire triste. Ma come? Dopo una notte così? «No, no, sono solo cotto. Non lo vedete, ma dentro esplodo di gioia» ha raccontato mentre aspettava il suo turno per le interviste e con uno sguardo dolce osservava ogni componente dello staff di Motta che gli capitava a tiro in cerca di chissà quali conferme. Con affetto quasi paterno, a quel punto, è intervenuto l’arbitro Giua che proprio in quel momento stava lasciando lo stadio. «E bravo Savona, dai che è andata bene». «Grazie, signore» la sua risposta con un’educazione d’altri tempi. Papà Flavio e mamma Giuditta, del resto, gli hanno trasmesso i valori che contano. Per lui sono stati una presenza fissa lungo tutto il cammino, come l’agente Michele Puglisi che giusto l’8 agosto ha favorito il rinnovo con la Signora fino al 2029. Nicolò si aspettava forse un altro anno di passaggio in C (41 presenze, 3 assist e 2 gol nella stagione scorsa), Thiago però è rimasto talmente rapito dal suo talento che quello verso la prima squadra sarà un viaggio di sola andata. «Se continui così resti con noi tutto l’anno», gli aveva detto il giorno della partenza per il ritiro di Herzogenaurach, in Germania. Savona ha mantenuto le premesse, Thiago la promessa, ed eccolo prendersi la Juve mentre capitan Danilo e il nuovo acquisto Kalulu restano in panchina. «Cosa mi è piaciuto di lui? Fino a oggi tutto - la profezia di Motta prima di partire per il Bentegodi - Il suo impegno, come mi guarda e come guarda le persone che gli parlano». Nicolò è cresciuto alla scuola di Gigi Milani, l’ex responsabile dell’attività di base, poi ha continuato a progredire con vari tecnici, tra cui Pedone, Bonatti e Montero e Brambilla. Solo una stagione lontano da casa, in prestito alla Spal. Prima e dopo, sempre e solo la Signora. La squadra del cuore. A proposito di estimatori: il nome di Savona comparirà a breve sul taccuino di Spalletti ed è già su quello di Nunziata per l’Under 21.  

Thiago Motta Gen

Caratterialmente Savona è un ragazzo serio e poco incline agli eccessi, così posato lontano dal campo che l’esuberanza sul terreno di gioco appare come una meravigliosa contraddizione. «Devo restare me stesso e non montarmi la testa» ha detto, assaporando la propria favola. Vista la sua generosità, ha compreso anche lo slancio di sano egoismo di Vlahovic, che per poco non gli toglieva la gioia del gol provando a mettere la testa sulla traiettoria. «Dusan mi ha subito detto “è tuo, è tuo!”. È stato onesto». Come Thiago, del resto: «Mi ha detto da subito che avrebbe guardato il talento e non la carta d’identità». In due partite il nuovo allenatore ha già lanciato quattro ragazzi della seconda squadra, facendo salire il conto a 37 esordienti dalla NextGen.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video