Juve, i numeri del rilancio
Dalla lontana sconfitta patita il 23 settembre a Reggio Emilia con il Sassuolo, i bianconeri non hanno più perso: quattro mesi vissuti senza fiato, scanditi dal duello tricolore con l’Inter che, avanti di questo passo, durerà fino alla fine, come prescrive il motto della casa. La verità è che anche la goleada con il Frosinone segna un altro punto a favore della rifondazione allegriana di una squadra: questa, corto o lungo muso che abbia, è tutta un’altra cosa rispetto alla raffazzonata parente vista in azione nella passata stagione, tormentata e tormentosa dentro e fuori dal campo. I giovani cresciuti nella Next Gen hanno trasformato la Juve in Max Gen, e lo Stadium ne è il fortino (a parte il pareggio con il Bologna, in casa la squadra ha raccolto solo vittorie). Kenan Yildiz, ancora a segno, è il simbolo del nuovo corso: ha soltanto 18 anni, il ragazzo nato a Ratisbona, ma possiede classe e talento da vendere. Lui ha sigillato la partita con un guizzo degno del repertorio di «uno che farà molta strada» (cit. Montella, ct Turchia). Lui ha chiuso il discorso, alla 16ª gara utile di fila, 13 vittorie e 3 pareggi fra campionato e Coppa Italia. E il meglio deve ancora venire.