Juve, il corto muro

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Juve, il corto muro© ANSA
Ivan Zazzaroni
2 min

C’è un solo gol tra lo Special One e lo Special Uno Allegri ed è il gol che consente alla Juve di vincere un’altra partita sporca, la sesta per 1-0, e avvicinarsi nuovamente all’Inter (un miracolo, checché ne dica Acerbi). Alla Roma non è bastata una buona prestazione per portare a casa almeno un punto - l’avrebbe meritato -: ha mosso il pallone con personalità, creato opportunità, ma stavolta le è mancato Lukaku, troppo piantato e in costante attesa del pallone irricevibile.
Squadre strutturalmente molto simili, la Juve e la Roma si somigliano anche nelle fragilità, nelle lentezze
e nei punti di forza. La differenza la può stabilire solo un episodio.
In fondo la Roma ha giocato la partita ideale della Juve: subìto il gol, ha cercato a lungo l’accesso alla porta di Szczesny, finendo per fare la fine che molte altre squadre avevano fatto prima di lei.
Mourinho le ha provate tutte, ricorrendo alle soluzioni fornitegli dalla panchina, ma non è servito. José sta per andare incontro a un mese di gennaio di molte emergenze: sono curioso di verificare se la società, che ha avuto tutto il tempo per individuare degli accorgimenti tecnici, sarà in grado (o avrà voglia) di facilitargli il compito.
Di Allegri continuo a pensare tutto il bene possibile: alla Juve vincere è l’unica cosa che conta, ci sono periodi e partite in cui vincere 1 a 0 conta anche di più.


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