Juve-Inter, il derby che costa un miliardo

La sfida per la vetta della classifica è anche il confronto tra due superpotenze economiche del calcio
Pietro Guadagno
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Una sfida da (quasi) un miliardo di euro. È questo, infatti, il valore complessivo delle rose di Juventus e Inter, che si affronteranno domenica sera allo Stadium. La bilancia pende dalla parte nerazzurra, per circa 150 milioni. Volendo, anche questo è un segnale di chi parta favorito, ovvero la squadra di Inzaghi, e allo stesso tempo del lavoro eccellente che sta svolgendo Allegri, tenuto conto che il suo gruppo è solo al quarto posto nell’ideale classifica stilata da Transfermarkt per quanto riguarda il valore degli organici. Prima di Bremer e compagni ci sono pure il Napoli, in vetta alla Serie A, e il Milan, sull’ultimo gradino del podio.

Monte stipendi alla pari

Il monte stipendi, considerando solo il netto e quindi escludendo dal computo i benefici del Decreto Crescita, invece, è sostanzialmente pari. La distanza, a favore della Juve, è sotto i 2 milioni di euro. È la dimostrazione di un cambiamento in atto. Per anni il club bianconero ha fatto il vuoto sul campo, ma anche per gli ingaggi, sfruttando una capacità di spesa superiore. Ma ora quella supremazia non c’è più. Occorre ricostruire, ricalibrarsi e abbassare i costi. Il percorso non è semplice (Weah è stato l’unico acquisto dell’ultimo mercato), ma si può fare di necessità virtù. Ad esempio lavorando e coinvolgendo i giovani, anche quelli prodotti del vivaio: guadagnano meno, ma, spesso, grazie alla fiducia riescono a tenere alta l'asticella del rendimento. L’attenzione ai costi è di casa anche in viale Liberazione. Ma con focus soprattutto sulla spesa per i cartellini: preferibile, da punto di vista nerazzurro, ingaggiare svincolati, magari pagando di più per i loro emolumenti, piuttosto che investire in cartellini, appesantendo il cumulo degli ammortamenti. Inevitabile, come conseguenza, il fatto che l'età media della rosa si alzi. In questo senso, evidentemente, l'Inter è più "vecchia" della Juve.

Lautaro Martinez il secondo più caro della Serie A

Vendendo, però, è possibile anche comprare. Così, ceduto Onana al Manchester United per oltre 50 milioni, Marotta e Ausilio hanno potuto regalare a Inzaghi la coppia Frattesi-Pavard, i cui cartellini, a prescindere dalla formula di acquisto, sono costati oltre 30 milioni ciascuno: più di tutti in Serie A. In verità, però, l’unico giocatore protagonista del big-match di domani dal valore in tripla cifra è Lautaro. L’argentino è il secondo gioiello più prezioso della serie A: lo precede soltanto il napoletano Osimhen (120), mentre la terza piazza è occupata dal milanista Leao (90). Il primo juventino è Vlahovic, sesto, a quota 70 milioni. Allargando lo sguardo alla Top Ten del campionato, ci sono ben 4 interisti (Barella, Bastoni e Dimarco si aggiungono al Toro) e solo un paio di juventini (Chiesa dopo il bomber serbo).

Sul podio dei più pagati tre bianconeri

Non è nerazzurro, invece, il più pagato. Analizzando le due rose, infatti, su tutti svetta Pogba, con i suoi 8 milioni all’anno. Solo che il francese sarà uno dei grandi assenti del big-match. E lo sarà ancora per lungo tempo, alla luce della squalifica per doping che ancora non gli è stata comminata. Per la verità, l’intero podio degli stipendi più elevati è colorato di bianconero. A quota 7 milioni, infatti, si sistema il tandem Vlahovic-Rabiot. Mentre il primo nerazzurro, Calhanoglu, arriva subito dopo, con i 6,5 milioni assicurati dal rinnovo sottoscritto giusto pochi mesi. E Lautaro? Beh, si deve accontentare di 6 milioni... Ma lo scenario è destinato a cambiare. A breve, infatti, l’argentino prolungherà il suo vincolo con l’Inter e i suoi emolumenti si isseranno attorno ai 7,5-8 milioni. Insomma, ha pronta la freccia per sorpassare Pogba. Solo che lo scatto migliore in questo senso lo compirà Vlahovic, che, in base agli accordi presi al momento del suo trasferimento a Torino, a partire dalla prossima stagione ogni mese riceverà un bonifico da un milione di euro, ovvero 12 all’anno: roba da far saltare il banco, Non a caso, il club bianconero vorrebbe rinegoziare l’accordo, allungando al contempo il contratto del serbo.


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