Ronaldo e gli stipendi, Pogba e il doping: tutto sulle giornate della Juventus

Settimana senza Champions ma con appuntamenti-chiave per il club bianconero tra udienze e il caso del centrocampista francese
Ronaldo e gli stipendi, Pogba e il doping: tutto sulle giornate della Juventus
Filippo Bonsignore
4 min

Non c’è la Champions League in cartellone, come tutti alla Continassa avrebbero sperato per questi giorni, ma la settimana della Juventus è comunque decisamente calda, con una serie di appuntamenti fuori dal campo che accompagneranno l’avvicinamento al derby di sabato con il Torino. Il menù è ricco, l’agenda fitta. Ad aprire le danze sarà lui, Cristiano Ronaldo: oggi davanti al Collegio Arbitrale della Figc, dove è in programma una nuova udienza della causa intentata dal fenomeno portoghese nei confronti del club bianconero per ottenere i 19,5 milioni lordi relativi alle quattro mensilità (marzo-giugno 2021) cui CR7 rinunciò in epoca Covid per aiutare la società durante la pandemia. Il suo team di legali sostiene infatti che la Juve avrebbe garantito a Ronaldo la corresponsione di quegli emolumenti in forma differita, sotto forma di bonus o incentivo all’esodo in caso di cessione. E’ ciò che risulterebbe anche dagli atti dell’inchiesta della Procura di Torino. Il club, dal canto suo, si dice sereno e ritiene di non avere pendenze alcune nei confronti del suo ex campione

Juve, la verità su Pogba 

Domani sarà invece il giorno della verità per Pogba, il giorno delle contro-analisi che dovranno confermare, o meno, la sua positività al testosterone riscontrata dopo un controllo al termine di Udinese-Juve del 20 agosto scorso. E’ il passaggio chiave per il destino di Paul, anche perché, stando alla casistica, l’ipotesi di un ribaltamento del primo esito appare molto remota, considerando che le controanalisi si effettuano sullo stesso campione di urine che ha fatto emergere il primo verdetto. In caso di conferma della positività, la Procura Nazionale Antidoping aprirà l’istruttoria. Con tre possibili scenari: archiviazione, patteggiamento o deferimento, scenario che porterebbe al processo davanti al Tribunale Nazionale Antidoping. In tale eventualità, la strategia difensiva di Pogba sarebbe quella di dimostrare di aver assunto l’integratore vietato, che sembra essere stato acquistato negli Stati Uniti, senza essere consapevole del suo contenuto e del fatto che fosse proibito. Il Polpo rischia una squalifica massima di quattro anni, che di fatto metterebbe fine alla sua carriera. La mancanza di intenzionalità, però, potrebbe portare a dimezzare la pena a due anni ma, in caso di attenuanti, ci sarebbe pure la possibilità di scendere a un anno. Non solo, dall’esito delle controanalisi dipende anche la seconda vita juventina di Pogba: se la positività venisse confermata e si arrivasse ad una squalifica con una sentenza definitiva, la Juve potrebbe anche decidere di risolvere il contratto che lega Paul alla Signora fino al 2026. Considerato l’ingaggio annuale di 8 milioni più 2 di bonus e il peso lordo sul bilancio di 10,48 milioni a stagione, la società bianconera potrebbe risparmiare circa 30 milioni.

Juve, i conti  

Ancora conti, venerdì, con la riunione del Consiglio di amministrazione della Juve, per l’approvazione del bilancio 2022-23, slittata due settimane fa perché una serie di “tecnicismi” avevano richiesto ulteriori approfondimenti. In base alle stime, l’esercizio è atteso ancora in perdita per circa 111 milioni, un risultato ancora pesante che certificherebbe però il dimezzamento in pratica del rosso rispetto ai -239,3 milioni del 2021-22, grazie alla strategia di gestione all’insegna della sostenibilità portata dal nuovo management della Continassa. Il meeting servirà anche per valutare un nuovo aumento di capitale. I tifosi, in ogni caso, attendono soprattutto la giornata di sabato: ore 18, palla al centro, c’è il derby. 


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