Via libera al nuovo bilancio. Il consiglio di amministrazione dimissionario della Juventus si è riunito ieri pomeriggio, in regime di “prorogatio”, per approvare un nuovo progetto di bilancio d’esercizio e di bilancio consolidato al 30 giugno 2022. «La ri-approvazione - si legge in una nota del club - fa seguito alle analisi e valutazioni compiute dal Consiglio di Amministrazione del 28 novembre scorso, acquisiti nuovi pareri aggiornati resi alla luce dell’esame della documentazione rilevante relativa all’indagine della Procura, con riferimento alle c.d. “manovre stipendi” realizzate negli esercizi 2019/2020 e 2020/2021. In particolare, rilevato che si tratta di profili complessi relativi ad elementi di valutazione suscettibili di differenti interpretazioni circa il trattamento contabile applicabile, il Consiglio di Amministrazione ha attentamente considerato i possibili trattamenti alternativi. Sebbene il trattamento contabile adottato rientri tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili, la Società, in via di adozione di una prospettiva di accentuata prudenza, ha ritenuto di rivedere alcune stime e assunzioni che comportano rettifiche delle stime di oneri di competenza a fine giugno 2020, fine giugno 2021 e fine giugno 2022». La Juve sottolinea che l’esercizio ’21-22 è stato ancora «significativamente penalizzato» dalla pandemia, che ha «influenzato in misura rilevante - direttamente e indirettamente - i ricavi da gare, i ricavi da vendite di prodotti e licenze e i proventi da gestione diritti calciatori, con un conseguente inevitabile impatto negativo sia di natura economica che finanziaria». L’esercizio 2021/2022 chiude con una perdita consolidata di 239,3 milioni, rispetto ai 226,8 milioni dell’esercizio precedente, con ricavi che si attestano a quota 443,4 milioni (rispetto ai 480,7 milioni al 30 giugno 2021) e costi operativi pari a 468,4 milioni (contro i precedenti 466,2 milioni). L’incremento del rosso d’esercizio (12,5 milioni) è principalmente dovuto a minori ricavi per 37,3 milioni, un calo originato da minori diritti televisivi e proventi media per 64,8 milioni (soprattutto per effetto del minor numero di partite di campionato e Champions rispetto all’esercizio 2020/2021, che beneficiava dello spostamento di alcune partite dalla stagione 2019/2020), parzialmente compensati da maggiori ricavi da gare per 24,5 milioni e da altre voci minori. Il nuovo bilancio verrà adesso sottoposto all’approvazione dell’assemblea dei soci in calendario per il 27 dicembre prossimo.
Svolta
La data chiave per il futuro prossimo della Juve è quella del 18 gennaio 2023, giorno della successiva assemblea degli azionisti in cui verrà nominato il nuovo consiglio di amministrazione. La lista verrà scelta da Exor, l’azionista di maggioranza, entro il 24 dicembre. «Il nuovo consiglio sarà formato da figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico, guidati del presidente Gianluca Ferrero: insieme agli altri amministratori, avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi» ha spiegato John Elkann, amministratore delegato di Exor. La Juve ripartirà da due tecnici di provata esperienza: il nuovo presidente Ferrero e il nuovo direttore generale, Maurizio Scanavino.