Bremer, ricostituente Brasile: insegue Juve e Qatar

Convocato da Tite, cerca serenità con la nazionale brasiliana per trasmetterla ai bianconeri dei quali è diventato riferimento nonostante il reparto arretrato abbia subito troppi gol
Bremer, ricostituente Brasile: insegue Juve e Qatar© LAPRESSE
Filippo Bonsignore
3 min

TORINO - Vitamina Seleção. C’è un sogno chiamato Mondiale da realizzare e la rincorsa di Bremer è partita. Segnatamente da Le Havre, in Francia, dove il Brasile giocherà domani sera in amichevole contro il Ghana. Gleison è all’esordio con la Nazionale verdeoro. Il Ct Tite lo seguiva da tempo, ne ha valutato i progressi negli anni al Torino e ora alla Juve, tanto che il momento della prima convocazione era dietro l’angolo e infatti è scoccato puntuale per gli impegni di questa finestra internazionale. Ora tocca al miglior difensore della scorsa serie A metterci del suo e scalare posizioni nella caccia ad un posto per la missione in Qatar, alle spalle degli intoccabili Eder Militâo, Thiago Silva e Marquinhos. «Sono molto felice per l'opportunità che mi è stata data. Conosco il peso di questa maglia, è il sogno di ogni bambino - ha detto - Mancano solo cinquanta giorni alla Coppa del Mondo e vengo per dare il massimo e prendere il mio spazio Farò del mio meglio per dimostrare a Tite che posso farcela».

Obiettivo

Dopo la Juve, quindi, Bremer vuol prendersi anche il Brasile. E dire che avrebbe potuto anche conquistare l’Italia e vestirsi di azzurro, perché può diventare italiano, visto che recentemente si è detto intenzionato a seguire lo stesso percorso di sua moglie Deborah (brasiliana come lui, ma di origini venete) che ha avviato l’iter per ottenere la cittadinanza. Fatto che non era sfuggito anche al ct Mancini che infatti osservava attentamente l’evolversi della situazione. Gleison sarebbe stato convocabile dal 2023 (quando saranno trascorsi cinque anni dal suo arrivo nel nostro Paese), con la condizione naturalmente di non aver mai giocato con il Brasile. Come temuto, però, Tite non ha perso tempo e ha chiamato lo juventino, che ora punta al debutto con la Seleçao nelle due amichevoli con Ghana e Tunisia.

Punto fermo

Bremer punta a ricaricarsi in Nazionale, per ritrovare serenità dopo il periodo diffi cile con la Juve. Non tanto individuale, quanto di squadra, vista la spirale negativa di risultati e prestazioni in cui si è avvitata la squadra di Allegri, che ha coinvolto anche il reparto arretrato con 8 gol subiti nelle ultimecinque partite. Gleison è entrato in punta di piedi nell’universo bianconero, con un compito tutt’altro che semplice da assolvere: raccogliere la doppia eredità pesante, quella di De Ligt e di Chiellini, accompagnato peraltro dal potenziale fardello dell’ingente investimento (41 milioni più 9 di bonus) sostenuto dal club per farne il nuovo leader di un reparto tutt’altro che irreprensibile nelle ultime due stagioni. E’ diventato presto il punto fermo della difesa con fi sicità straripante e senso dell’anticipo. Da migliorare c’è sicuramente la fase di impostazione, come da completare c’è l’adattamento alla linea a quattro, anche se il ritorno nell’ultimo periodo alla linea a tre può favorirlo. Il riassunto statistico dice: 9 presenze fi nora, sempre in campo quindi e sempre titolare, per complessivi 805 minuti (il più impiegato), più un gol nel pari con la Salernitana. La prima porzione di stagione si è chiusa come peggio non si poteva, con il crollo di Monza. Ora Bremer riparte dalla Seleçao, per rialzarsi con la Juve e conquistare il Mondiale.


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