Bremer è della Juve: tutte le cifre dell'affare

Al Torino vanno 41 milioni più 9 di bonus, al brasiliano 5 milioni a stagione. Inter gelata e furibonda, inutile l’ultimo rilancio con la cessione di Casadei
Bremer è della Juve: tutte le cifre dell'affare© Juventus FC via Getty Images
di Andrea Ramazzotti
5 min

APPIANO - Il sorpasso, nell’aria dopo che è stata perfezionata la vendita di De Ligt al Bayern (67 milioni più 10 di bonus), è arrivato ieri con un’offerta che ha gelato l’Inter e ha permesso alla Juventus di strappare in fretta il sì del Torino alla cessione di Gleison Bremer: 41 milioni più 9 di bonus. Al brasiliano contratto fino al 2027 a 4 milioni netti più 1 di bonus.
Il derby d’Italia legato al difensore brasiliano, dunque, va ad Allegri, soddisfatto per l’arrivo di un centrale indispensabile vista la presenza in rosa dei soli Bonucci, Rugani e Gatti, mentre Inzaghi, forte della “promessa” che il calciatore gli aveva fatto da tempo, è rimasto spiazzato. Adesso Simone conta (o, se preferite, pretende) che non sia venduto Skriniar, ma intanto il principale rinforzo individuato per il pacchetto arretrato è andato alla concorrente numero uno per lo scudetto. Senza soldi da investire perché non ci sono state le cessioni richieste da Zhang, l’Inter aveva le mani legate e ha visto inceneriti mesi di lavoro dal blitz della Juve. Non il massimo della vita... Immaginare quale fosse l’umore ieri alla Pinetina e in viale della Liberazione non è poi così difficile.

Rilancio vano

L’Inter era uscita dalla riunione negli uffici di Cairo di lunedì con un briciolo di speranza. Sapeva che l’offerta della Juventus avrebbe superato, bonus compresi, i 40-45 milioni e in nottata, mentre il presidente granata e il ds Vagnati incontravano gli intermediari Trimboli e Busardò («Con l’Inter è andato tutto bene - ha detto Vagnati all’uscita dal ristorante - ma il mercato è lungo. L’offerta della Juve? Stiamo parlando con entrambi i club»), Marotta e Ausilio studiavano l’unico rilancio possibile: offrire al Toro, oltre a 30 milioni più bonus, non il prestito ma il cartellino di Casadei, a patto di tenersi la recompra per il 2024.
Solo un’idea che non si è concretizzata con una proposta formale perché non sarebbe stata comunque sufficiente per stoppare la Juventus. I bianconeri, offrendo 41 milioni di parte fissa più 9 divisi in quattro bonus piuttosto facili, tra i quali uno di 1,5 milioni legato alla qualificazione alla Champions League e un altro di 5 alle vittorie di squadra, non hanno impiegato molto a ottenere l’ok di Cairo. Il patto che Bremer aveva stretto con l’Inter da mesi si è liquefatto di fronte all’ingaggio prospettato ai suoi rappresentanti da Cherubini, nella riunione andata in scena alla Continassa.

Visite e visto

Gleison, che ieri con una telefonata ha avvertito la società nerazzurra della sua decisione, non ha preso parte all’amichevole che la formazione di Juric ha giocato nel pomeriggio contro il Mlada Boleslav. Mentre gli ormai ex compagni erano in campo, lui ha preparato le valigie, poi ha salutato tutti e in tarda serata è rientrato a Torino. Stamani svolgerà le visite mediche al J Medical e nel pomeriggio, dopo aver firmato il contratto, l’affare sarà ufficializzato a Borsa chiusa. Al Toro indossava il numero 3 che è stato liberato dalla partenza di Chiellini. Quanto alla tournée negli Stati Uniti, la Signora sta facendo il possibile per consentirgli di avere, in tempo per la partenza di domani mattina del charter della squadra, il visto d’ingresso necessario per gli Usa. Se non sarà possibile ottenerlo, raggiungerà i compagni uno o due giorni più tardi.  
Felice Allegri, che ha parlato con il nuovo acquisto per spiegargli il progetto tecnico che ha in mente. Soddisfatto pure Agnelli che cedendo De Ligt e prendendo Bremer non ha depotenziato la rosa, ha incassato una trentina di milioni, ha abbassato il monte ingaggi e ha evitato a una diretta concorrente come l’Inter di rafforzarsi con un elemento di appena 25 anni.

Vittoria di Cairo

Se la Juventus e i suoi tifosi esultano per aver battuto i “nemici” nerazzurri su un’importante trattativa di mercato, il vero vincitore della vicenda è il presidente del Torino che a gennaio era a cinque mesi dal perdere Bremer a parametro zero. Cairo è riuscito a fargli rinnovare il contratto (a febbraio) e, nonostante una clausola rescissoria da 15 milioni che sarebbe scattata nel gennaio 2023, lo ha venduto per 47 grazie a un’asta magistrale. Adesso se lo troverà di fronte nei derby della Mole, e i tifosi sui social già ieri lo contestavano per questa scelta, ma avrà i soldi per i due-tre rinforzi che Juric gli ha già chiesto. Accontentarlo adesso sarà più semplice.


 


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