Juve, il mercato dei troppi se

Juve, il mercato dei troppi se© Juventus FC via Getty Images
Ivan Zazzaroni
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Anche a Cagliari Allegri protegge Dybala come se fosse ancora un punto fermo del progetto e del domani. A un certo punto decide di sostituirlo, ha però la sensibilità e l’intelligenza di resistere alla tentazione. E Paulo lo premia: ha perso il sorriso e la fiducia, non il genio. Vlahovic non la struscia per 75 minuti, ma a forza di premere con le spalle larghe e la schiena contro il muro di Lovato, lo abbatte e ritrova il gol. La Juve gioca per vincere a Cagliari, lo fa al presente, ma guarda al futuro, un futuro ancora sospeso, se il punto di partenza è il mercato. Troppe le variabili: il grosso della spesa l’ha fatto a gennaio prendendo Vlahovic e Zakaria, il completamento della campagna di rafforzamento è perciò strettamente condizionato dalle uscite.

In primis, quella di Morata: Allegri lo vorrebbe ancora con sé, ma per tenerlo la Juve deve versare 35 milioni all’Atletico, al quale in tempi recenti ha chiesto lo sconto sul riscatto. Il club madridista sostiene di avere in mano un’offerta dell’Arsenal da 30 milioni: Morata andrebbe volentieri da Arteta, non intende invece rientrare all’Atletico. Per Alvaro la Juve può arrivare a 15 milioni. Non è quindi nella condizione di partecipare a un’eventuale asta.

Un giocatore del quale si libererebbe senza difficoltà di fronte a un’offerta accettabile è Moise Kean. Anche Arthur è cedibile. Il prestito biennale la soluzione più praticabile per entrambi.

Il tema degli ingressi è di facile svolgimento: un centrocampista, una o due punte (a seconda delle partenze) e un difensore centrale sono i principali obiettivi. Allegri non ha bisogno di esterni difensivi, a meno che Cuadrado - sotto rinnovo - non pretenda un accordo pluriennale. Non rientra tra i giocatori chiesti dal tecnico Nicolò Zaniolo, più volte accostato ai bianconeri.

Se dovessi stilare l’elenco dei confermati, partirei da Szczesny e proseguirei con Danilo, De Ligt (Max non lo vuole perdere), Bonucci, De Sciglio, Alex Sandro, Zakaria, Locatelli, Rabiot, Vlahovic e Chiesa. Non inserirei Bernardeschi, né McKennie: il primo non è intoccabile, l’americano ha più mercato dei compagni, anche se la Juve non ha la necessità di cederlo. Chiellini, Rugani, Perin, Luca Pellegrini, Kaio Jorge, Miretti e Soulé sono ancora in attesa di giudizio.

PS. Nel frattempo Kulusevski conta 11 partite in Premier, 6 assist e tre gol. La sua situazione contrattuale? Un anno e mezzo di prestito e obbligo di riscatto se la prossima stagione lo svedese collezionerà più di 20 presenze da 45 minuti in Premier e il Tottenham si qualificherà per la Champions. Alla faccia del bicarbonato di bonus!


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