LE PAROLE DI ALLEGRI - Il primo retroscena lo ha fornito proprio il tecnico bianconero, parlando da Livorno a mente fredda: «Siamo rientrati negli spogliatoi e Mandzukic lo stavano operando a una caviglia, tanto era gonfia, mentre Pjanic era sul lettino, col ginocchio ballerino, che non voleva rientrare. Poi, come avete visto, sono tornati in campo, ma le condizioni non erano proprio ideali». Una situazione già psicologicamente difficile da gestire, complicata quindi dai problemi fisici di due elementi chiave dell'ingranaggio juventino: fattori che combinati insieme hanno portato al cocktail letale servito in salsa viola dal Real nei minuti terribili e decisivi dell'inizio ripresa. Allegri, al fischio finale, ha anche rivelato di aver accarezzato per qualche ora l'idea di terminare l'avventura alla guida della Juve.
LE ALTRE RICOSTRUZIONI - Oltre a quelle ufficiali però continuano a circolare anche altre ricostruzioni, più dettagliate, che parlano di tensioni tra i giocatori bianconeri. Protagonista, con i dovuti condizionali, sarebbe stato Bonucci: c'è chi parla di una richiesta ad Allegri di inserire Cuadrado al posto di Barzagli per fermare le scorribande di Marcelo, richiesta alla quale Barzagli avrebbe replicato a tono ricordando al compagno di squadra di non aver messo il piede sul gol di Ronaldo, si arriva a un Bonucci scatenato che avrebbe anche ripreso duramente Dybala fino a colpirlo con uno scappellotto per risvegliarlo dal torpore nel quale l'argentino era entrato dopo essere stato ammonito dopo 12 minuti, uscendo poi piano piano dalla partita fino a scomparire. Verrebbe da chiedere anche che cosa abbia replicato Allegri, quali siano gli equilibri psicologici all'interno di uno dei gruppi più vincenti della storia del calcio italiano....Sussurri, bisbigli, voci non confermate che però continuano a scuotere gli umori dei tifosi, inesorabilmente in cerca di spiegazioni forse introvabili per cercare inutilmente di capire i perché di un'altra sconfitta, i motivi di un altro schiaffo - questo sì, invisibile eppure dolorosissimo - e di un'altra caduta, ancora una volta a un passo dal sogno.
L'ESEMPIO BAYERN E IL RIPARTIRE SORRIDENDO - La via d'uscita da questo tunnel di delusione, finora, ha provato a tracciarla proprio l'uomo a cui è stata affidata, ancora, la guida della squadra: Massimiliano Allegri, il tecnico che ha riportato la Juventus ai vertici in Europa con due finali di Champions raggiunte in tre anni, ha infatti chiarito lo spirito con cui si scenderà in campo la prossima stagione: «L'esempio da seguire non è l'Atletico Madrid - come i bianconeri, due finali perse in tre anni - bensì il Bayern, che dopo due finali perse in tre anni è andata di nuovo in finale l'anno seguente vincendola». E intanto sui social si riesce anche a superare la tristezza e le dietrologie con l'arma più forte, il sorriso.
Se scopro chi ha fatto uscire le voci della litigata a Cardiff lo prendo a schiaffi #LeoFaCoseCattive
— Leo Fa Cose Cattive (@BonucciCattivo) 20 giugno 2017