ROMA - «Dopo il chiarimento tra me e Allegri, va meglio di prima. Da quello che succede di negativo bisogna tirare fuori il positivo. Sono abituato a lottare. Quanto accaduto ha cementato ancora di più il gruppo». Lo ha detto il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci, durante la presentazione del torneo 'Amici dei bambini'. «La mattina dopo è stata peggio della sera prima. Per me era finita lì - spiega Bonucci - come per il tecnico. Poi, c'è un gruppo a cui dare conto e un allenatore che decide per il bene del gruppo. Ho accettato la decisione tant'è che devo pagare una cena la prossima settimana».
LA TRIBUNA CON IL PORTO - Bonucci racconta anche di come ha vissuto, dalla tribuna, la partita contro il Porto, in Champions League: «Ero seduto in una postazione in mezzo ai dirigenti e non riuscivo a vedere la partita come volevo. Non riesco mai a stare seduto, voglio sempre stare dentro e mi sono appoggiato qualche minuto a uno sgabello che era lì. Quei 90' li ho vissuti male, ma è servito a me e a tutti. Ha alzato l'attenzione, come ha detto l'allenatore, in un momento in cui serviva».
FUTURO - Bonucci chiude poi con una battuta sul proprio futuro e su quello di Allegri: «Non so se il nostro tecnico va in Premier, io sono patrimonio della società ed è la società che deciderà se tenermi».
PARATICI - Il futuro di Bonucci? Dipende da lui. Lo dice il ds della Juventus Fabio Paratici, a margine del premio Amici dei Bambini: «Quello che conta è sempre la volontà del giocatore. Lo abbiamo comprato quando era giovane, era un Gagliardini, un Petagna, un Belotti - ha aggiunto Paratici riferendosi ad altri presenti alla serata -. Ora ha superato le trecento partite con noi».