Inter totale, è scritto nei numeri

La difesa è tornata un muro e ha prodotto già 12 reti: i campioni d’Italia sono a un punto da Gasperini e Conte con una gara in meno
Inter totale, è scritto nei numeri© Inter via Getty Images
Pietro Guadagno
4 min
Lunico numero poco gradito è quello delle partite giocate: 17 rispetto alle 18 di Atalanta e Napoli (manca quella con la Fiorentina) e il conseguente -1 in classifica. Per il resto, difficile scovare qualche difetto nella stagione dell’Inter, in Italia come in Europa. Vero, c’è stato quell’inizio frenato in campionato. Ma, dopo la sconfitta nel derby, il piede ha cominciato a pigiare sull’acceleratore e non si è più sollevato. Prova ne sia che, un anno fa, di questi tempi, l’Inter era sì in vetta alla Serie A, ma la Juventus comunque la tallonava a sole due lunghezze. Ebbene, in caso di successo nel recupero con la Viola, la situazione sarebbe identica. Unica differenza: due rivali a inseguire, invece di una soltanto. 

Inter, segnano tutti

Ma ciò che deve maggiormente preoccupare gli avversari è la sensazione di inesorabilità che, da qualche settimana a questa parte, ha cominciato a (ri)trasmettere la squadra nerazzurra. Ormai sempre più simile, nel suo incedere, a quella dello scorso anno. I numeri, appunto, ne sono la prova più lampante. L’attacco è straripante: il migliore della serie A, nonostante la partita in meno. Ma soprattutto segnano tutti. E così, per gli avversari, difendersi diventa un rebus. Sono ben 18 i marcatori diversi in stagione, 15 nel solo campionato, con l’ultimo arrivato, Bastoni, che si è aggiunto a Cagliari. A proposito, Bastoni è un difensore. Ecco, considerando anche gli esterni, il bottino offensivo del reparto arretrato ammonta a ben 12 reti. Considerato che, in Serie A, il totale è di 45, significa quasi il 27%. Insomma, contro l’Inter, tranquilli non si può stare. 

La difesa è tornata un muro

Tanto più che è tornata ad essere un’impresa far male a Sommer. Era la nona giornata e l’Inter incassava ben 4 gol in una gara sola, contro la Juventus, vedendo salire a 13 il totale delle reti subite. La difesa impenetrabile dello scorso torneo era solo un pallido ricordo. E sembrava che quella mancanza di attenzione fosse il segnale di una squadra meno affamata. Invece, proprio la sfida con i bianconeri, come sottolineato da Bastoni, ha provocato la svolta nelle teste di Lautaro e compagni. L’Inter era già blindata in Europa, ma nelle ultime 8 giornate di campionato ha incassato appena 2 reti. E adesso solo la retroguardia del Napoli risulta migliore. Nel frattempo, inoltre, i clean sheet sono aumentati a dismisura. In Serie A, Sommer è già arrivato a 9, più delle metà delle gare disputate. E, in stagione, sono ben 15 rispetto alle 24 uscite ufficiali.  

Il momento migliore: i 15' della ripresa

Sono tutti segnali di un’Inter perfettamente sintonizzata, totalmente consapevole della propria forza, e soprattutto decisa a esibirla e dimostrarla ad ogni occasione. Tanto da farsi toccare appena dalle forze ridotte in difesa. Sarà così anche in Supercoppa, visto che mancheranno ancora Acerbi e Pavard. La verità è che Inzaghi ha il completo controllo della situazione. Ha un gruppo che può andare con il pilota automatico ma che sa rispondere prontamente ad ogni ordine. Prova ne siano i 12 gol segnati nei primi 15’ della ripresa. Significa che, dopo l’intervallo, i nerazzurri escono ancora più agguerriti. E anche che Inzaghi, nella pausa, sa sempre quali corde toccare. 

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