Inter, Zielinski nel cuore

Mediano, regista, incursore: in pochi mesi il polacco, arrivato a parametro zero, è diventato fondamentale per Simone Inzaghi: i dettagli
Antonello Gioia
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MILANO - Nell'Inter che è tornata a girare, c'è un Piotr Zielinski che si sta assestando su livelli altissimi. La prestazione offerta contro il Lipsia, con tanto di premio di uomo partita consegnatogli dalla Uefa, è il coronamento del percorso iniziale in nerazzurro. Il polacco è solo al traguardo della sua primissima fase. Per farla breve: il rodaggio è finito, la macchina Zielinski ora va a meraviglia. Contro i tedeschi targati RedBull è arrivata la prova migliore: il numero 7 conta il 93% di precisione passaggi con tre grandi occasioni create su nove passaggi effettuati nell'ultimo terzo di campo; fanno la voce grossa i 71 tocchi, effettuati lungo tutta l'area sinistra del terreno di gioco, e le zero palle perse. Zielinski è stato ottimo anche in fase difensiva: otto recuperi difensivi e tre duelli vinti su cinque. Potrebbero essere serenamente le statistiche del miglior Mkhitaryan. E, invece, senza sorprendersi neanche troppo, le ha tirate fuori il cosiddetto vice.

Obiettivo Champions: Zielinski spinge l'Inter

L'ex Napoli, arrivato a parametro zero, è ormai a tutti gli effetti all'interno del progetto nerazzurro. Non solo tecnicamente, ma anche con la testa, resettata dopo la difficile seconda parte di stagione del campionato scorso, vissuta all'ombra del Vesuvio praticamente da separato in casa. Zielinski ha, così, tutti gli obiettivi ben chiari in testa: «Abbiamo una squadra forte, per competere ovunque. Ogni giocatore sogna la finale di Champions, per me sarebbe la prima volta, i miei compagni l'hanno già vissuta e tutti quanti vogliono tornarci. Dobbiamo vincere più partite possibile, cercare di arrivare in finale e poi vincerla». Con un Zielinski in più, unito ai vari Calhanoglu, Barella, Mkhitaryan e Frattesi, le percentuali dell’Inter aumentano di parecchio.

Faticano gli altri nerazzurri arrivati in estate

Non tutte le ciambelle, però, riescono col buco. Tra gli acquisti estivi del club nerazzurro, infatti, è il solo Zielinski ad essere già riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista. Gli altri stanno facendo molta più fatica. Il 2003 argentino Tomas Palacios ha collezionato solo 9 minuti sullo 0-3 di Empoli in stagione. È ancora a zero Josep Martinez, portiere arrivato in estate dal Genoa per 15 milioni con l'intenzione di alternarsi con Sommer prima di prenderne le redini nell'anno venturo. Sta facendo molta più fatica del previsto Mehdi Taremi: in 15 presenze stagionali, di cui sei da titolare, l'iraniano ex Porto ha segnato solo nel 4-0 alla Stella Rossa a settembre. Poi diverse prestazioni un po' anonime e minutaggio che si va riducendo sempre di più in campionato. Il tempo per rifarsi, comunque, c'è ancora. Zielinski è stato atteso, si è messo a totale disposizione di Inzaghi giocando anche da regista in assenza di Calhanoglu e ora ne sta raccogliendo i frutti. Per la felicità dell'Inter.


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