Bomber Frattesi ora chiede spazio anche nell’Inter

Con Inzaghi solo 53 minuti finora mentre in Nazionale è titolare a tempo pieno: vuole giocare di più, possibile chance con il Monza
Bomber Frattesi ora chiede spazio anche nell’Inter© Inter via Getty Images
Fabrizio Patania
4 min

INVIATO A BUDAPEST - La Champions forse aiuterà Inzaghi a risolvere il quiz con le rotazioni. Frattesi, il centravanti occulto dell’Italia, chiede spazio. Un altro anno da panchinaro di lusso, incrociando il suo destino con Barella, non lo sopporterebbe. I numeri raccontano il paradosso di fine estate. Davide ha aperto il campionato con tre panchina di fila all’Inter, totalizzando la miseria di 53 minuti in campo (24 con il Genoa, 18 con il Lecce, 11 con l’Atalanta) e si è scatenato in azzurro, prendendo il posto di Nicolò, fermo ai box per l’intervento al naso. Ha giocato quasi a tempo pieno (152 minuti), due volte titolare, due gol e tanto altro. Le prodezze di Maignan (Francia) e Gerafi (Israele) gli hanno negato la doppietta, al Parco dei Principi il centrocampista romano ha colpito anche una traversa, alla Bozsik Arena di Budapest ha creato l’azione del raddoppio di Kean.

Frattesi, statistiche incredibili in Nazionale

Una fionda con statistiche da record. Il totale in carriera dice 7 reti in 21 presenze con la Nazionale, 6 in 15 partite (950 minuti) con l’attuale gestione: Frattesi è il miglior marcatore da quando è arrivato Spalletti e segna alla media di un gol ogni 150 minuti. Peccato abbia bucato l’Europeo: 4 presenze, le prime due da titolare, venne sostituito con la Spagna e si ritrovò ai margini, un tempo subentrando con la Croazia, l’ingresso negli ultimi quattro minuti con la Svizzera. Lucio gli rimproverava scarso senso tattico e poco palleggio. Frattesi non riusciva a calarsi nel 3-4-2-1 e in quei corridoi (gli ormai celebri “mezzi spazi”) in cui voleva giocare il ct. Davide è un istintivo, prende la palla e corre in avanti. Ama partire da lontano. Le distanze lunghe gli consentono di presentarsi in area a sorpresa. Avanzarlo da trequartista non paga. Domenichini e Sasà Russo, i collaboratori di Spalletti, hanno smussato certi angoli aiutandolo a imporsi. La virata azzurra verso il 3-5-2, lo stesso modulo dell’Inter, lo ha favorito, ma in parte spiega i motivi per cui è stato utilizzato con parsimonia da Simone.

Frattesi, il gioco delle coppie con Barella

La concorrenza all’Inter è più dura e il gioco delle coppie a centrocampo lo ha confinato al duello con Barella. Quasi mai vengono utilizzati insieme. Çalhanoglu e Asllani dividono la regia, Zielinski (dopo Klassen) è stato preso per dare il cambio a Mkhitaryan. Frattesi ha le caratteristiche dell’incursore, non del secondo regista, ma la carta anagrafica a gioco lungo lo premierà, come è stato ribadito dalla dirigenza al suo agente che in estate chiedeva garanzie di impiego. La Juve si stava facendo sotto. Se lo scorso anno ha giocato da titolare soltanto 6 volte su 32 in campionato segnando (da subentrato) il gol della svolta scudetto a Udine, Inzaghi può sottolineare di averlo impiegato quattro volte su sette dal primo minuto in Champions. Alla ripresa, tra Monza (domenica) e City (mercoledì) il tecnico dell’Inter ripartirà con il turnover, gestendo i suoi big. Magari a Barella toccherà il Manchester. Un altro paradosso. Per Spalletti, che nel 3-5-2 ha trovato l’assortimento ideale con Frattesi (incursore) accanto a Ricci (regista) e Tonali (numero 8), si riproporrà lo stesso dilemma interista a ottobre, quando Nicolò tornerà a Coverciano. C’è una bella differenza. Simone davanti sfrutta la vena realizzativa di Lautaro e Thuram, l’Italia ha bisogno come il pane dei gol di Frattesi. Nell’ultimo anno (da settembre 2023) solo il portoghese Bruno Fernandes ha realizzato più gol (9) di Davide (6) tra i centrocampisti europei in Nazionale. Roba da top player.


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