Stanchezza e turnover, Inzaghi cambia l’Inter: le rotazioni per la Salernitana

Dopo il ko con il Sassuolo i nerazzurri hanno bisogno di un’immediata sterzata per riprendere il cammino in vetta al campionato
Giorgio Coluccia
4 min

Quando il calendario non concede tregua, la stanchezza diventa l’avversario numero uno. Ne sa qualcosa l’Inter, annebbiata fino a perdere definitivamente la bussola contro il Sassuolo nel secondo tempo. E domani si torna in campo, con l’obbligo di avere un occhio di riguardo nelle scelte in vista del successivo impegno europeo - già fondamentale per il girone - contro il Benfica. Di fronte a impegni così ravvicinati ci si muove su un confine alquanto sottile. Di certo hanno bisogno di riposare colonne portanti della rosa come Lautaro, Mkhitaryan e Bastoni, gli unici tre (oltre a Sommer, in porta) ad aver sempre cominciato da titolari nelle prime sette partite della stagione. A questo aspetto si aggiunge la situazione di Calhanoglu, impegnato per due gare di fila dopo il recupero lampo dell'affaticamento che gli ha fatto perdere l’esordio stagionale in Champions. E quello visto in regia mercoledì sera non era certo il vero Calhanoglu, partito bene e poi inghiottito da tanti errori a catena, soprattutto nella ripresa. A Salerno il riposo in mezzo potrebbe toccare allo stakanovista Mkhitaryan, come fatto con Barella a Empoli, mentre in difesa tornerà Pavard e Bastoni dovrebbe avere una tregua.

Inter, a Salerno servirà una sterzata

Contro i neroverdi di Dionisi ancora una volta è risultato indigesto l’impegno del mercoledì. Però se contro la Real Sociedad il solito Lautaro aveva evitato nel finale la sconfitta con una zampata delle sue, a San Siro è mancata la reazione quando la partita si è messa in salita, producendo pochissimo per provare a invertire la tendenza. Nella ripresa di fatto si ricordano solo la chance capitata a Frattesi e la mezza occasione del Toro oltre il novantesimo. Troppo poco per scongiurare la prima sconfitta stagionale. Il bottino poco cospicuo delle occasioni da gol fa il paio con i tanti errori individuali disseminati nell’arco della gara, frutto di una stanchezza che può togliere lucidità anche ai migliori. A Salerno servirà una sterzata, sia per riprendere il cammino in vetta al campionato sia per non risvegliare i sintomi di quel mal di piccole accusato pesantemente nella passata stagione.

Turnover da rivedere

L’undici titolare opposto al Sassuolo era lo stesso del derby, che però aveva soltanto due novità rispetto alla trasferta di Empoli. Al contrario, l’Inter che aveva schiantato il Milan era stata poi stravolta al debutto in Champions, con ben 5 cambi su 11 giocatori. Di certo alle rotazioni servono dei correttivi, con l’obiettivo di rendere più pedine possibili intercambiabili con efficienza, com’era capitato nel finale in crescendo della passata stagione. Gli infortuni e il graduale inserimento dei nuovi arrivati rendono l’operazione non istantanea, ma quella del turnover è una sfida da vincere e sui cui poter puntare per essere in grado di sognare in grande. Salernitana e Bologna, con il Benfica nel mezzo, daranno ulteriori risposte su questa nuova Inter. L’incognita stanchezza aleggia ad Appiano, così come su tutte le altre squadre di Serie A: il fatto che non ci siano più squadre imbattute in campionato lo conferma. 


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