Barella è felice: “Milano è la città dove volevo essere”

Il centrocampista dell'Inter è il protagonista del match day tra i nerazzurri e il Bayern Monaco: “Determinazione fondamentale nella mia carriera”
Barella è felice: “Milano è la città dove volevo essere”© Inter via Getty Images
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Nicolò Barella è la faccia dell'Inter a tutto campo, il centrocampista moderno capace di fare entrambe le fasi, quella difensiva e quella offensiva. Ed è anche il protagonista del match day che precede l'incontro tra i nerazzurri e il Bayern Monaco. L'occasione per raccontarsi ai tifosi e agli appassionati che hanno già paragonato il calciatore a Marco Tardelli.

Barella: “A 14-15 anno ho capito di poter avere qualcosa in più”

Barella e le sue caratteristiche che lo hanno portato dov'è ora, ossia a essere il fulcro dell'Inter e pure della Nazionale: “Nella mia carriera la determinazione è stata fondamentale, mi ha permesso di credere in quello che ero, di crescere e superare gli ostacoli. Il lavoro e il sacrificio sono state le basi quotidiane”.

Amarcord, si aprono le danze: “Ho tanti ricordi di quando ero bambino, divisi tra calcio, amici e famiglia. Dai pomeriggi trascorsi a giocare con i miei cugini a Torre delle Stelle, ai campi da calcio, il mio posto del cuore da sempre. Giocavo, mi divertivo, imparavo”.

L'illuminazione arriva abbastanza presto: “A 14, 15 anni ho capito di poter avere qualcosa in più, determinazione o talento, ho iniziato a crederci e con un po' di sacrificio mi sono trovato a fare quello che ho sempre sognato”.

Modelli ed esempi per Barella: “Ho sempre detto che Stankovic era il prototipo del giocatore che mi piaceva, nel mio percorso ha influito anche Daniele Conti, con la sua umiltà, il suo esempio e amore per il suo Cagliari. Le mie radici sono a Cagliari, la città dove sono nato e cresciuto. A Como ho vissuto la mia prima esperienza lontano dai miei affetti e mi è servito molto sia a livello professionale che personale per crescere e maturare mentre Milano è il presente, il posto in cui volevo essere e mi trovo".


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