MILANO - L'ad dell'Inter Beppe Marotta ha parlato nel pre partita a Sky e ha lanciato un appello alle squadre nazionali in vista delle prossime convocazioni per gli impegni di novembre. Le parole dell'esperto dirigente hanno fatto capire che c'è un chiaro malumore da parte dei club. "A causa del virus si è conclusa una stagione anomala, quella 2019-20, - ha detto - e se n'è aperta una ancora più anomala. I nostri giocatori hanno giocato in Europa League fino al 21 agosto, poi ci sono stati i 6 match delle nazionali, gli infortuni e i casi Covid. Per gli allenatori è difficile lavorare così. Bisogna ridurre le partite delle nazionali. Volete sapere se l'Inter pensa di non inviare i suoi calciatori a novembre? E' una situazione che affronteremo con rigidità perché dovremo rispondere a tanti impegni. Bisogna usare il buonsenso quando si fanno le convocazioni. Questo che sto segnalando io è un malumore che serpeggia in tanti dirigenti dei club maggiori a livello internazionale. Bisogna portare a termine questa stagione con un grande avversario come il Covid. Non voglio boicottare gli impegni delle nazionali, ma chi risponde a una convocazione deve essere in condizioni psicofisiche idonei. Se devi mandare un giocatore a fare migliaia di chilometri ed è stanco o ha infortuni muscolari, credo che non vada bene. Chiedo un maggior rispetto per i club".
LUKAKU E MERCATO - Il discorso può agganciarsi alle condizioni di Lukaku, oggi assente contro il Parma e in forte dubbio per Madrid: "Dobbiamo essere realisti e affidarci alle indicazioni dello staff medico. C'è la voglia di recuperare Romelu prima possibile, ma bisogna evitare le ricadute. La situazione è delicata. Rinforzi in attacco in avanti? Siamo contenti di questa rosa. Il lavoro della società e del ds Ausilio è stato ottimo. Stiamo cercando di valorizzare le risorse che abbiamo anche in una situazione difficile come quella attuale con il Covid. Difficile ipotizzare adesso cosa faremo a gennaio".