Conte e l'Inter: tutto quello che c'è da sapere sull'incontro decisivo

Il club vuole certezze rapidamente in chiave 2020-21. Il nodo buonuscita in caso di rottura
Conte e l'Inter: tutto quello che c'è da sapere sull'incontro decisivo© Inter via Getty Images
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Count down Conte. Poche ore e verrà deciso il destino del tecnico leccese. Ieri, ad un certo punto, sembrava che il confronto decisivo con Steven Zhang potesse andare in scena già oggi pomeriggio in sede. Invece, a meno di un’altra improvvisa accelerazione, si terrà come previsto domani. Tutto lascia credere, comunque, che sarà solo il primo round di una partita che potrebbe trascinarsi anche per qualche giorno. Il faccia a faccia tra presidente e tecnico, infatti, servirà innanzitutto per capire se ci sono ancora i margini per proseguire assieme, oppure se, come le ultime evoluzioni lasciano intendere, il divorzio sarà inevitabile. Nel primo caso, all’incontro con Zhang jr. ne seguirà un altro con Marotta e Ausilio, obbligatorio per trovare il modo ripianare le divergenze ed evitare che al primo incidente si accenda un nuovo incendio. Una volta superato anche quello scoglio, si potrà anche pensare a come pianificare la nuova stagione, a partire dall’inizio della preparazione, al momento ancora in sospeso.

La rottura fra Conte e l'Inter appare insanabile

Ma questo è uno scenario assai ottimistico e remoto. Come premesso, la rottura appare sempre più insanabile. E, in questo caso, incontrare Marotta e Ausilio dopo Steven non avrebbe molto senso. I round successivi, insomma, servirebbero solo per stabilire le modalità di uscita. Con l’Inter che non ha intenzione di esonerare Conte e che si aspetta semmai un passo indietro da parte sua, se giudica così drammaticamente la situazione. Il nodo da sciogliere, evidentemente, sono i restanti 2 anni di contratto, che garantiscono all’allenatore 24 milioni netti. Alla luce dei precedenti (vedi causa con il Chelsea), è complicato immaginare che rinunci a tutto quel denaro. La logica vorrebbe che venisse trovato l’accordo per una buonuscita. Ma da viale della Liberazione trapela rigidità in questo senso, anche se potrebbe trattarsi solo di strategia.

Il rischio è una guerra di nervi tra l'Inter e Conte

Il rischio, per l’Inter, è che la vicenda si trasformi in una guerra di nervi, a tutto vantaggio di Conte. E’ il club nerazzurro, infatti, ad avere fretta. C’è una nuova stagione da pianificare, un mercato da riavviare ed, eventualmente un nuovo allenatore (Allegri) da annunciare e da mettere al più presto nelle condizioni di lavorare. L’idea è che non ci si possa trascinare oltre venerdì prossimo. Già, ma se il tecnico leccese dovesse impuntarsi proprio allo scopo di essere esonerato e di mettere al sicuro i suoi soldi? La certezza è che l’Inter non può permettersi di accantonare a bilancio gli oltre 55 milioni di euro necessari per coprire il resto del contatto di Conte e dei suoi collaboratori. Ad ogni modo, un indizio su quale possa essere l’atteggiamento dell’allenatore lo darà il modo con cui si presenterà all’incontro con Zhang jr.. Dovesse essere accompagnato da un legale o dal fratello, che ne cura gli interessi, vorrebbe dire infatti che è pronto a dare battaglia. Sconfessando, di fatto, la «cordialità» nei rapporti che aveva proclamato Conte soltanto venerdì a Colonia. Arrivasse solo, invece, si potrebbe pensare ad una maggiore disponibilità e non ad una chiusura preventiva.

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