MILANO - Cash o rilancio, il bivio di Matias Vecino si riflette sull'Inter che verrà. Il centrocampo è un settore da maneggiare con cura: da equilibratore a possibile sacrificato, l'uruguaiano. Che due anni fa dava ai nerazzurri un futuro in Champions League con quel gol all'Olimpico nello “spareggio” fatale alla Lazio. Un tentativo per Vecino, che nelle ultime finestre di mercato è stato spesso nell'occhio del ciclone, lo faranno dalla Premier League. Il Tottenham e l'Everton restano vigili, però l'Inter se ne libera solo a certe condizioni. Una cifra di almeno venti milioni di euro. Sempre che Conte non lo inglobi in un progetto a medio-lungo termine, quando si riprenderà a giocare. Con l'Everton, il centrocampista aveva già un accordo di massima un paio di mesi fa. Ma l'Inter non ha ceduto ai dodici milioni più bonus messi sul piatto per Vecino, declinando anche la proposta del Manchester United che voleva il giocatore in prestito. Una cessione avverrà solo a titolo definitivo.
Valutazioni
Proprio col Tottenham di Mourinho di recente si era parlato di un'operazione incrociata che avrebbe previsto l'inserimento di Vecino nella trattativa per Eriksen. In quel caso sono stati gli inglesi a fare muro, cercando di monetizzare dalla partenza di un giocatore che stava andando in scadenza. Venti milioni, oltretutto, sono gli stessi che l'Inter ha versato in contanti per il danese. Una cifra attorno alla quale si lavora per Vecino - il club nerazzurro lo pagò 24 milioni dalla Fiorentina, tre anni fa - che ha un contratto fino al 2022. Il suo futuro nell'Inter dipende dai programmi di Conte, fare cassa con Vecino - sul quale due estati fa si poteva anche andare al rialzo, fino a 35 milioni di euro - resta comunque una delle soluzioni.
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