RIMINI - Luciano Spalletti ha salutato l'Inter al termine di questa stagione. Due anni intensi, fatti di alti e bassi, ma durante i quali il tecnico di Certaldo è riuscito a riportare i nerazzurri in Champions League. Anche l'addio al club è stato disteso, senza polemiche, con l'allenatore che ha anche elogiato e ringraziato i tifosi per le due stagioni vissute sotto la Madonnina. Spalletti, intanto, ospite a "The Coach Experience", l'evento in corso alla Fiera di Rimini organizzato dall'Assocazione Italiana Allenatori Calcio e SGPlus, dedicato ad allenatori, professionisti del mondo del calcio e appassionati, ha riavvolto ill nastro: "Sono onorato di aver avuto la possibilità di allenare l'Inter, mi ha lasciato moltissime belle storie da portare con me e me le terrò caramente".
Anno sabbatico
Così come l'illustre collega Massimiliano Allegri, Spalletti ha deciso di prendersi un anno sabbatico e, dopo aver dichiarato che si prenderà cura delle proprie terre e tornerà a produrre vino, a proposito di futuro è chiaro: "Sono uno che quando fa questo lavoro qui, lascia da parte altre situazioni familiari e personali per svilupparlo bene, per cui vi entro dentro con passione e sentimento e ne traggo sempre cose che mi lasciano una finestra aperta per quello che deve essere e impostare il futuro. Tutti abbiamo da rendere conto sempre a chi sceglie e io non sono stato scelto, quindi sto a casa". Per Spalletti si era paventata la possibilità di allenare la nuova Fiorentina di Rocco Commisso, ma proprio nelle ultime ore il numero uno dei viola ha confermato il tecnico Montella. L'ultima battuta Spalletti la dedica proprio all'Aeroplanino: "Mi fa piacere che sia rimasto, perchè quella di quest'anno è la sua squadra e il suo lavoro, quello della stagione scorsa è stato un lavoro parziale e di conseguenza quello che è venuto fuori non dà merito alla qualità della persona e dell'allenatore".