Fiorentina, Gudmundsson vola a Reykjavik: il viaggio più lungo

L'attaccante islandese tornerà a Reykjavik nel weekend per affrontare una vicenda privata cruciale: viola in attesa, lui appare sereno
Francesco Gensini
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FIRENZELacquisto (potenziale) che ha richiesto l’investimento economico più consistente nella storia della Fiorentina: tra le cose mancate (questa forzata) alla squadra di Palladino nelle prime cinque partite della stagione c’è anche e soprattutto l’inserimento di Albert Gudmundsson, non un rinforzo come gli altri per quanto appena ricordato. Prestito oneroso da otto milioni, obbligo di riscatto a diciassette milioni, più 3,5 milioni di bonus: tra averlo e non averlo a disposizione l’islandese c’è una bella differenza e non è tanto una questione di prezzo, quanto di qualità del calciatore. 

Problema al polpaccio

Il centrocampista-attaccante ex Genoa ha saltato i tre turni di campionato contro Parma, Venezia e Monza, nonché andata e ritorni dei playoff di Conference League contro la Puskas Akademia per un problema al polpaccio che si è portato dietro proprio dalla preparazione fatta con i rossoblù: sperava di rientrare prima della sosta, e la speranza/obiettivo l’aveva espressa il giorno della presentazione, ma poi prudenza e necessità hanno preso il sopravvento e così il percorso viola fino allo stop per lasciare spazio alle nazionali è passato sopra Gudmundsson senza tirarlo dentro. E quanto ne avrebbe avuto subito bisogno Palladino è parso chiaro, pur avendo Kean che ha risposto molto bene alle aspettative. Ora, cioè dopo la sosta, c’è l’Atalanta, ma i dubbi dello stesso Palladino («Non so se ci sarà a Bergamo, finora non si è mai allenato con il gruppo», ha detto in sala stampa dopo la partita con il Monza riferendosi chiaramente a “Gud”) trovano già conferma nella risposta meno gradita. 

Niente Atalanta

Gudmundsson in questo fine settimana volerà a Reykjavik dove a metà della prossima lo attende il processo dopo il rinvio a giudizio per “cattiva condotta sessuale” in seguito alla denuncia presentata da una donna in relazione a fatti che sarebbero accaduti in un locale della capitale islandese nell’estate 2023. Motivo per il quale il calciatore non era stato convocato all’epoca nella nazionale del proprio Paese, poi ritrovata a marzo per gli spareggi verso Euro ’24 una volta che il caso era stato archiviato: il ricorso presentato dall’accusatrice, e accolto, lo ha riaperto e adesso come detto ci sarà il procedimento: per l’udienza così vicina alla trasferta di Bergamo e per altri giorni di allenamenti saltati, insieme all’infortunio che ancora lo tiene ai margini del gruppo, Gudmundsson non ci sarà neanche con l’Atalanta. 

Gudmundsson a processo

A proposito del processo: ferma restando la presunzione d’innocenza fino a colpevolezza dimostrata in via definitiva come caposaldo di ogni stato di diritto («Sono fiducioso nella giustizia: so di essere innocente e ho buoni elementi per provarlo», aveva dichiarato il calciatore classe 1997 durante la presentazione al Viola Park), esiste ovviamente l’ipotesi di un verdetto di condanna che potrebbe privare la Fiorentina del calciatore in un periodo comunque soggetto a tempi e modi del diritto penale islandese. Consapevole dell’eventualità, il club di Commisso si è in qualche modo tutelato nel momento in cui ha ratificato l’accordo con il Genoa sopra ricordato per l’acquisto di Gudmundsson: non solo obbligo ma anche diritto di riscatto, meccanismo il secondo da far scattare in caso di giudizio negativo. 


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