Fiorentina, Nzola non vuole andare in Coppa d’Africa: rischio squalifica

Federazione pronta alla linea dura. Ipotesi di un contenzioso in sede Fifa. M’Bala vorrebbe giocare in campionato e in Supercoppa
Andrea Giannattasio
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Resta ancora tutto da scrivere il futuro di M’Bala Nzola. E per una volta, nonostante la finestra invernale sia vicina, il mercato non c’entra un bel nulla. L’attaccante della Fiorentina, ufficialmente convocato dall’Angola lo scorso 17 dicembre per prendere parte alla Coppa d’Africa in programma tra il 13 gennaio e l’11 febbraio 2024, non ha ancora sciolto le riserve a proposito della propria partecipazione eppure da tempo ormai (ne è a conoscenza il suo entourage così come, probabilmente, anche la società viola stessa) la sensazione è che il numero 18 si sia deciso a rifiutare la chiamata del ct Soares Gonçalves, che dopo quasi un anno di esclusione dalla Nazionale ha scelto - a sorpresa - di includere nella lista dei convocati per la missione in Costa d’Avorio anche l’ex Spezia, a prescindere dalle prestazioni nella Fiorentina dall’inizio della stagione a oggi.

Nzola e l'irritazione dell'Angola 

Nel frattempo, però, il mutismo di Nzola (che a dire il vero ha tempo fino al 30 dicembre per dare una risposta) e la fuga di notizie partite dall’Italia sulla sempre più probabile scelta della punta hanno finito per irritare i vertici della Federazione angolana, che nel corso di un confronto andato in scena nei giorni scorsi con il commissario tecnico hanno fatto il punto della situazione per quanto riguarda la punta e le prospettive legate alla sua scelta. Per il momento, sul tema, non è arrivata alcuna dichiarazione ufficiale ma, in estrema sintesi, quello che filtra dal quartier generale di Luanda è che, nel caso in cui dovesse rifiutare senza un valido motivo la chiamata della FAF, l’attaccante rischierebbe di incorrere in sanzioni disciplinari sia da parte degli organi competenti della Federazione a cui appartiene sia, in seconda istanza, da parte della FIFA. 

Rischi e sanzioni 

Che cosa? Uno stop - probabilmente definitivo - alle convocazioni in Nazionale (e questo sarebbe il meno, visto che fin qui Nzola ha collezionato appena sei presenze con le “Antilopi nere” in quasi tre anni) ma soprattutto l’apertura di un procedimento disciplinare che potrebbe comportare una squalifica anche nel proprio club d’appartenenza. Uno scenario, questo, che creerebbe un precedente ma che potrebbe non avere ricadute immediate sulla stagione in corso: per questioni di tale natura esiste infatti una Commissione internazionale giudicante che però si riunisce (saltuariamente) solo in seguito all’instaurazione di un processo ad hoc. Qualcosa che non è detto potrebbe portare a un epilogo in tempi brevi. 

Le scuse di Nzola

Nzola potrebbe addurre motivazioni valide per rifiutare la chiamata in Nazionale (che gli ha già inviato il biglietto aereo per aggregarsi al centro tecnico, con data di partenza prevista per il 1° gennaio) e rimanere nel seminato della legge? Dipende: potrebbe eccepire ad esempio una forma fisica non ideale per affrontare una competizione che prevede partite ogni tre giorni (ma allora in quel caso la Federazione angolana potrebbe chiedere una perizia medica a Luanda) oppure, più banalmente, un rapporto col ct non ideale tale da non potergli permettere di affrontare in serenità la Coppa d’Africa, la prima della sua carriera. Di appigli, insomma, la punta potrebbe averne. La sensazione comunque è che Nzola sia più che orientato a declinare la chiamata dell’Angola per giocare con la Fiorentina la Supercoppa in programma tra il 18 e il 22 gennaio prossimi.  

Fiorentina felice

La squadra viola, per la semifinale contro il Napoli e l’eventuale finale di Riad, dovrà oltretutto fare a meno sia di Gonzalez (infortunato) che di Kouame (che invece ha risposto con gioia alla chiamata della Nazionale per il torneo che si svolgerà nella sua Costa d’Avorio) e dunque la permanenza a Firenze dell’angolano farebbe più che felice sia Italiano che il club stesso, il quale eviterebbe a quel punto di valutare un investimento sul mercato per il ruolo di prima punta. L’ultima parola, però, spetterà solo a M’Bala.


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