Fiorentina, colpi in serbo

Italiano deve sbloccare le punte e schiera dal primo minuto Jovic. Cerca poi di fermare Immobile con Milenkovic di nuovo titolare
Francesco Gensini
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Dopo la ripartenza in Conference League, che avrà bisogno però di una bis giovedì quando gli Hearts renderanno la visita altrimenti la vittoria al Tynecastle Stadium rimarrebbe fine a se stessa, adesso la Fiorentina ne ha bisogno di una “vera” in campionato: l’occasione contro un avversario forte qual è Lazio è quanto meno particolare se non speciale, e riuscire nell’intento darebbe tante certezze in più alla squadra viola. E darebbe il via, forse, alla risalita definitiva. Perché la vittoria contro il Verona - arrivata peraltro a distanza di un mese dall’unica conquistata fino ad allora (con la Cremonese nella giornata del debutto), è stata poi vanificata dalla sconfitta successiva a Bergamo: insomma, la classifica è sempre quella che è e appunto serve un’accelerazione e a seguire continuità di risultati.

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Difesa e attacco

«La Lazio - ha detto Italiano ieri al sito del club - è una squadra consapevole della propria forza, gioca un grandissimo calcio, ha giocatori di ottime qualità, sa difendere, sa attaccare, sa palleggiare, sa verticalizzare. Ci aspetta una gara importante in cui dobbiamo dare il massimo sotto ogni punto di vista, anche sulle palle inattive: loro sono bravi e creano scompiglio». Il tecnico siciliano recupera Milenkovic al centro del reparto arretrato dopo che il difensore serbo ha fatto le prove generali post infortunio all’adduttore giocando un tempo in Conference League: Italiano conta molto sul suo leader per arginare Ciro Immobile, sperando poi che dall’altra parte del campo Jovic e Kouame insistano a segnare. Se il tecnico viola cerca conferme, quelle in fase realizzativa vengono prima di tutte le altre per iniziare a cancellare la fatica enorme che i suoi hanno fatto finora a concretizzare il gioco. «Tra le cose positive che vanno portate dietro da Edimburgo come reazione al momento negativo così da farne tesoro per il futuro, ci sono i gol realizzati dagli attaccanti in situazioni dentro l’area di rigore, dove però dobbiamo ancora crescere e migliorare. Fisicamente stiamo bene, abbiamo un’ottima tenuta, mentre invece qualcuno è in ritardo di condizione dopo essere rimasto fuori per tanto tempo e non ha i novanta minuti nelle gambe».

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Occasione speciale

Certe partite valgono più di altre e questa è una di quelle. Senonché la Fiorentina ha un altro ostacolo parecchio impegnativo da superare: i precedenti. Almeno quelli di più recente data parlano nettamente a favore dei biancocelesti, se è vero com’è vero che nelle ultime cinque stagioni, in cui Fiorentina e Lazio si sono incrociate undici volte tra campionato e Coppa Italia, i viola hanno vinto in una circostanza soltanto (8 maggio 2021, 2-0 con doppietta di Vlahovic e Iachini in panchina) a fronte di otto sconfitte e due pareggi, con dieci reti all’attivo e diciassette al passivo. Sì, quella di stasera è un’occasione speciale. Italiano lo sa. «Bellissimo banco di prova, difficile ma bellissimo, e vediamo se abbiamo capito come dare continuità alle prestazioni e ai risultati». 


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