FIRENZE - Una vittoria, un pareggio e tre sconfitte per la Fiorentina e mettiamoci anche quella di Udine - e fanno sei - dove era rimasto in panchina per scelta di Italiano che l’aveva risparmiato per le avvisaglie dei problemi muscolari, poi puntualmente causa della lesione all’adduttore nella partita con la Juventus al “Franchi. Solo adesso che è rientrato a tutti gli effetti ci si rende davvero conto dell’importanza di Nikola Milenkovic, il calciatore con più partite in maglia viola della rosa e il più pagato. Elemento imprescindibile, leader in campo, punto di riferimento non solo per la difesa: questo aveva raccontato di lui l’inizio di stagione fino all’infortunio negli alti e bassi della Fiorentina. E da lì si riparte.
Il pronostico di Fiorentina-Lazio
Milenkovic, test superato
Convocato ma non rischiato contro l’Atalanta domenica scorsa (e la formazione viola, forse un caso o forse no, è uscita sconfitta da Bergamo, comunque giusto per ribadire quanto sia essenziale l’ex Partizan), al centrale serbo ci voleva una partita comoda, tranquilla, senza dover tanto “battagliare” là dietro contro attaccanti rognosi e cattivi, e quella di Edimburgo lo è stata: un tempo al posto di Igor uscito per un risentimento muscolare (ma ieri il brasiliano si è allenato regolarmente al pari di Barak, mentre Sottil continua ancora a svolgere un programma differenziato perché il mal di schiena non gli dà tregua) e zero pratiche da sbrigare facendo ricorso a troppi slanci e troppi sforzi. Ritorno perfetto a distanza di un mese e tre giorni dallo stop, soprattutto ricavando le risposte cercate e volute sotto il profilo della tenuta del muscolo: per Milenkovic si apre adesso un altro pezzo fondamentale di stagione che avrà tre punti d’arrivo.
Fiorentina, obiettivi in comune
Due insieme di squadra e personali, uno del tutto personale. I primi sono rappresentati da una parte dalla risalita in campionato della formazione di Italiano e dall’altra la caccia al Basaksehir per poter accedere agli ottavi di Conference League, ed chiaro che il rendimento del calciatore è legato a quello della Fiorentina e viceversa da qui al 13 novembre, giorno della sosta, e per arrivarci ci sono sette turni di campionato e tre in Europa; il terzo appartiene a Milenkovic e basta ed è proprio il Mondiale in Qatar con la maglia della Serbia. Ma anche qui tutto passa dal percorso in viola. A proposito di esami da superare: quelli di domani per la Fiorentina e Milenkovic ci chiamano Lazio e Immobile.