FIRENZE - Beppe Iachini ha riportato entusiasmo alla Fiorentina, entusiasmo che mancava da troppo tempo. Contro il Genoa il tecnico marchigiano pretende da i suoi un'altra vittoria dopo i preziosissimi tre punti di Napoli: "Io confido solo sul lavoro, sia sulla fase difensiva che sul possesso palla. Voglio un calcio che porti a mettere la palla 'nei tre legnetti', come dico io. Nel frattempo voglio lavorare anche sulla mentalità, e i calciatori hanno risposto bene. I nostri comportamenti ci devono permettere di avere una mentalità che ci faccia arrivare al massimo dei punti, sia in casa che fuori casa. Quando sono arrivato c'era sfiducia e paura vista la classifica. Abbiamo ribaltato questa situazione in poco tempo. Però teniamo la testa bassa, ancora non abbiamo fatto niente". Sulla possibilità di vedere il tridente pesante (Chiesa-Cutrone-Vlahovic), Iachini è ottimista: "Tutti pensano che io da ex mediano non faccia fare gol ai miei giocatori, ma non è così. Quando ho avuto la macchina giusta ho sempre valorizzato i miei attaccanti. Ricordo Icardi, Belotti, Dybala o Vazquez, tanto per fare qualche nome. A me piace un calcio propositivo, nel quale tutti gli interpreti stiano bene. In passato ho giocato con Dybala-Vazquez-Belotti, questa volta possiamo anche tentare il tridente Chiesa-Cutrone-Vlahovic". Sulla partita di domani: "Se l'affrontiamo male mentalmente mi incazzo di brutto. Non penso però che la squadra possa sottovalutare un impegno così decisivo. Siamo recuperando soprattutto dal punto di vista mentale. Purtroppo non abbiamo vinto a Bologna, anche se potevamo farlo, contro la Spal abbiamo preso tre punti contro una squadra che poi ha vinto a Bergamo. Contro l'Atalanta abbiamo vinto in 10 e a Napoli abbiamo fatto benissimo e abbiamo visto poi gli azzurri con la Lazio. Il Genoa ha messo in difficoltà la Roma, ha giocatori importanti e servirà attenzione e determinazione. Vogliamo fare la nostra gara, ma in casa nostra non ci deve essere trippa per gatti".
"A Bologna e con la Spal la gamba non frullava come doveva. Avrei però voluto lavorare anche nella prima settimana di sosta, mentre ci sono stati otto giorni di vacanza. Ho dovuto regolarmi sapendo che dal 29 dicembre al 6 gennaio ci saremmo allenati. Non potevo però esagerare con i carichi, mi sarebbe piaciuto farlo nella settimana precedente. Detto questo, i ragazzi stanno rispondendo bene, continueremo a lavorare. Chiesa? Non farò valutazioni pensando all'Inter, conta solo il Genoa. Manderò in campo la migliore formazione. Federico si è allenato e sta bene, non ci sono problemi. Badelj? A mio avviso né lui né Pulgar possono fare l'interno di centrocampo, serve un passo diverso. Anche io potevo giocare solo davanti alla difesa. Loro due hanno determinate caratteristiche. Milan lo stimo molto, lo avrei voluto anche in altre squadre, sta lavorando per arrivare alla migliore condizione fisica visto che quando sono arrivato aveva qualche problemino. Lo porto sempre perché è importantissimo nello spogliatoio. Per il momento ha una mezz'ora sulle gambe". Dalbert, assente domani, apre un buco a sinistra: "Maxi Olivera è arrivato da 5/6 giorni, poi c'è anche Terzic e stiamo lavorando sulla sua crescita. Venuti lo conosciamo tutti, nelle ultime ore valuterà e deciderò. Ho fatto delle prove, anche perché non ho iniziato la stagione qui e serve tempo". Iachini parla poi di Riccardo Sottil: "Sta crescendo, ha un motore importante e a 20 anni può migliorare. Può fare più ruoli. Alla fine però è il campo che parla, se uno è più forte di un altro gioca, altrimenti aspetta il suo momento". Iachini ha sollevato un ambiente che pareva alla frutta: "Non mi sento un eroe, sono semplicemente l'allenatore della Fiorentina. Voglio rendere i tifosi orgogliosi della squadra, serve organizzazione e ogni volta che scendiamo in campo dobbiamo cercare di fare il meglio possibile. Gli eroi sono i ragazzi che si sono messi a disposizione per tornare a sorridere. Lanciare un hashtag? Non so neanche cosa sia, ho un telefonino da 35€ (ride ndr)".
"Lirola? Sono contento di lui, ma può crescere ancora. Ha passo e gamba, sta migliorando e non poteva sicuramente ricevere la palla spalle alla porta. Sta crescendo sotto l'aspetto dell'intensità, deve fare su e giù per il campo per 90 minuti. Mi aspetto i suoi gol, ma in generale me li aspetto da tutti gli esterni". Da ex giocatore della Fiorentina, Iachini sente le partite con più intensità: "Ogni professionista ha il suo percorso di vita. Mi sono trovato bene, sul piano umano, ovunque ma nel cuore ci sono dei posti che ti rimangono in maniera particolare e Firenze è un porto importante della mia vita. Sono stato stimato da giocatore e tornare qui è stato motivo di orgoglio. Voglio ripagare l'affetto che i tifosi mi hanno sempre dato. Le vittorie qui a Firenze per me conteranno sempre un qualcosa di più rispetto ad altri posti". Conclusione sul Genoa: "Hanno grandi qualità in tutti i reparti. Schone, Pandev, Sturaro e Sanabria sono ottimi giocatori, Perin, Criscito e Romero sono importanti, come anche Radovanovic. Non meritano la classifica che hanno sotto il punto di vista della rosa".