Il Wolverhampton accusa il Como. Il club risponde: "Nessuna offesa razzista"

L'episodio si è verificato nella giornata di ieri a Marbella, sede del ritiro della squadra di Cesc Fabregas, neopromossa in Serie A
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È finita nel peggiore dei modi l'amichevole giocata a Marbella nella giornata di ieri, quando il Como di Cesc Fabregas ha ospitato il Wolverhampton di O'Neil nel più classico dei test match estivi. Ebbene, di amichevole c'è stato ben poco. I Wolves, infatti, hanno accusato un calciatore lariano di aver rivolto espressioni razziste nei confronti del calciatore Hwang Hee Chan, difensore sudcoreano classe '96.

L'amichevole Como-Wolverhampton finisce in rissa: il motivo

Como nella bufera dopo l'amichevole giocata a porte chiuse contro il Wolverhampton. Il club inglese, attraverso una nota ufficiale, ha accusato un giocatore della squadra di Cesc Fabregas di aver rivolto insulti razzisti in direzione di Hwang Hee Chan, centrale difensivo di origini sudcoreane, che ha riferito tutto allo staff tecnico della formazione arancionera. L'episodio ha scatenato la rabbia degli altri calciatore dei Wolves, fino a provocare l'espulsione di Daniel Podence, protagonista del parapiglia che si è venuto a creare sul terreno di gioco. "Channy ha sentito un epiteto razzista - ha dichiarato l'allenatore degli inglesi O'Neil - è davvero deludente. Ne ho parlato con Channy, ho verificato se volesse ritirare la squadra o uscire lui stesso, ma era felice che la squadra andasse avanti e completasse l'allenamento di cui aveva bisogno. Lui è deluso ovviamente, comprensibilmente. Sono orgoglioso del fatto che sia voluto andare avanti per mettere la sua squadra al primo posto in un momento per lui difficile". Inoltre, nel comunicato diffuso sui suoi canali ufficiali, il Wolverhampton ha fatto sapere che presenterà "un reclamo formale alla UEFA in merito all'accaduto".

La risposta ufficiale del Como

Non si è fatta attendere la risposta ufficiale del Como, che ha respinto con forza le accuse di razzismo, difendendo la propria immagine e i valori della società lariana: "Il nostro club non tollera il razzismo e ne condanna ogni forma nel modo più assoluto. Abbiamo parlato con il difensore in questione per capire cosa è stato detto. Egli ci ha riferito che il commento che ha fatto, rivolgendosi a un suo compagno di difesa, è stato: "Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan". Avendo parlato a lungo con il nostro giocatore, siamo certi che si riferisse al suo nome e ai continui riferimenti a "Channy" fatti dai suoi compagni di squadra in campo. Per quanto riguarda il nostro club, il nostro giocatore non ha detto nulla di intenzionalmente denigratorio. Siamo delusi dal fatto che la reazione di alcuni giocatori del Wolves abbia visto l'incidente gonfiarsi a dismisura".


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