CAGLIARI- I suoi miracoli non sono bastati ad evitare il tracollo. E i numeri parlano chiaro: la difesa del Cagliari, con sessantuno reti al passivo, è la seconda peggior retroguardia del campionato, dietro quella della Salernitana che di gol ne ha incassati sette in più. Alessio Cragno, però, non ci sta e per il finale di stagione vuole cercare di blindare la sua porta moltiplicando i suoi interventi che fino ad ora non sono stati, evidentemente, sufficienti. Il resto della squadra, non solo la linea difensiva, non lo ha certo aiutato e lui ha fatto quello che ha potuto.
Sfida tricolore
Ma ora si troverà di fronte un attacco, come quello del Sassuolo, che viaggia a cifre da prima della classe. Ben cinquantotto le marcature di Berardi e compagni tanto che anche il CT Roberto Mancini ha puntato sul reparto offensivo neroverde per il futuro della sua Nazionale. Da Berardi, che ormai è una certezza, a Raspadori passando per Scamacca, sarà un bel duello in chiave azzurra con Cragno che ormai è in pianta stabile del giro dell’Italia. Un solo risultato conterà domani alle 12,30 alla Unipol Domus e Cragno e compagni sanno bene di non poter fallire un altro appuntamento. In caso contrario, questa stagione rischierebbe di diventare quella dei rimpianti, quella del salto di qualità mancato e quella delle grandi recriminazioni.
Porta blindata
A cominciare proprio da quelle dell’estremo difensore di Fiesole che nell’unica occasione in cui il Cagliari non ha subito gol, nella trasferta di Verona dello scorso 30 novembre, non era in campo. A festeggiare il primo e unico, fino ad ora, clean sheet stagionale è stato Radunovic che è riuscito a sostituire in maniera egregia il suo collega, in permesso per l’arrivo della sua secondogenita. In tutte le altre occasioni (29 su 32 con gli stop dovuti, oltre al permesso contro il Verona, ad un fastidio muscolare contro il Milan all’andata e al Covid nella gara contro la Fiorentina del 23 gennaio) Cragno è stato battuto almeno una volta e a bruciare più di tutto sono state le sonore sconfitte rimediate, ultimamente, contro l’Udinese (nove gol al passivo tra andata e ritorno) e la Lazio, ma non solo. E senza le sue parate le cose sarebbero potute andare pure peggio per la compagine isolana che, però, ora punterà tutto sul suo portiere per cercare di tenere immacolata la rete. In attesa che il resto della squadra faccia la sua parte e realizzi qualche gol che, con un Cragno imbattuto, vorrebbe dire successo.