Bologna, le intuizioni di Italiano

La squadra rossoblù non è solo autorevole ma è diventata anche prepotente
Bologna, le intuizioni di Italiano© LAPRESSE
Italo Cucci
3 min

«Ragazzi, danno il Bologna-spettacolo, andiamo al cinema!». Dopo il successo di Torino il mantra è garantito. Solo una sconfitta a Roma con la Lazio - infilata in un filotto strepitoso di risultati positivi, sette vittorie e un prezioso pareggio con la Juve - a partire dallo 0 a 2 di Cagliari, poi 1 a 0 al Lecce, il clamoroso 3 a 2 alla Roma all’Olimpico, Bologna-Venezia 3 a 0, Bologna-Fiorentina 1-0. E questo 2-0 al Toro davanti a un Cairo surgelato. (Ci metto anche il 4 a 0 al Monza in Coppa Italia perché, dopo aver invocato a lungo chi la mettesse dentro, non posso non rendere omaggio a Pobega, Orsolini, Dominguez e Castro, i Quattro Moschettieri).

Bologna, Italiano innamorato

Non sarà mai come Ulivieri, che ha giurato eterno amore al Bologna, ma vedo che Don Vincenzo sta innamorandosi della sua squadra che gli ha dato qualche pensiero europeo ma sta “italianizzandosi” sveltamente e con impegno. Efficace e spettacolare il rocambolesco “provino” con la Viola (il mitico “Rosso” avrebbe detto carambolesco), a Torino ha aggiunto al nativo sturm und drang una premessa di opportuna razionalità. Non era nei suoi poteri aggiungere al prudente 4-2-3-1 un tocco di fortuna altrimenti avrebbe messo subito a segno la superiorità rossoblù con il rigore ottenuto per fallo di Sosa al 5’ e fallito due volte da Castro, che all’8’ ha spedito la palla nelle manone di Savic, e da Pobega sulla respinta. E il Toro sonnacchioso s’era rinvigorito all’istante. Ma senza far danni.  

Bologna, con Italiano i rossoblù sono autorevoli

Con Italiano c’è sempre una fase di studio nella gestione della partita. Poi si scatena e cambia uomini e ritmo. Il segnale è a inizio ripresa, quando Fabbian e Orsolini subentrano a Ferguson e Dominguez, sostituiti non per demerito ma perché comincia un’altra partita. Il Toro aggredito si perde. Pobega ci prova subito a segnare, salva Savic. Una stangatissima di Pobega si stampa sulla traversa al 62’, tre minuti dopo ci prova anche Fabbian. È un Bologna autorevole, Italiano fa un’altra audace mossa: fuori il Castro spremuto al 70’, ecco il vergine Dallinga entrare e segnare: 13 partite in rossoblù, 1 gol, un assist. Felicità.  

Bologna anche prepotente

Non è solo autorevole, il Bologna, s’è fatto prepotente, e il 2 a 0 (dopo il check Var) lo firma Pobega, il triestin agile e tosto che sarebbe piaciuto al Paròn Rocco. A Don Vincenzo piace dai bei giorni dello Spezia. I conti tornano. Motta e la Juve raggiunti (anche il Bologna ha una partita in meno, quella col Milan furioso). Fine d’anno con il Verona. Voglia di Pandoro. E intanto buon Natale. 


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