BOLOGNA - Il dubbio c’è, è fortissimo: stavolta Gary Medel potrebbe non essere titolare, potrebbe andare in panchina. Thiago Motta deciderà solo all’ultimo, ha molte idee in testa e vuole poterle cullare fino all'ultimo. Ma durante la rifinitura di ieri il cileno non era tra gli undici. Nei giorni scorsi, dopo il rientro del Pitbull dalla nazionale, Motta e il giocatore hanno avuto un colloquio. Il tecnico ha spiegato le sue idee di gioco, e Medel ha dato la piena disponibilità a seguirle. «Gary può giocare in difesa o a centrocampo», ha detto Motta. Però contro la Juventus potrebbe iniziare dalla panchina e subentrare nel secondo tempo. Ci sono ragioni di modulo, e altre legate alla struttura degli attaccanti bianconeri. Milik e Vlahovic sono giocatori chiave per la squadra di Allegri e Motta vorrebbe provare a contrastarli con difensori lontani dalla tipologia di Medel.
Preferenze
E’ vero che Medel vuole sempre giocare, con Mihajlovic questo desiderio fu anche causa di discussioni, di confronti tra uomini. Quando Mihajlovic decise di spostare Medel in difesa diede al calciatore cileno un’altra giovinezza. Motta è diverso. Contro l’Empoli aveva avanzato Medel in mezzo al campo. Gary aveva giocato una partita discreta, ma Thiago si aspetta da lui molto di più. Dal ritiro della nazionale, in Austria, Medel aveva poi fatto sapere di preferire il gioco in «una difesa a tre o quattro» precisando poi di «essere a disposizione delle scelte». Motta sembra avere in mente un altro tipo di centrocampo. Senza Medel. Ma è oggi che si decide. Gli indizi però sono diversi.
Unito e compatto il Bologna di Thiago Motta
Tanti minuti
Come il cumulo di minuti che Medel ha messo insieme nelle due sfide dell’ultima settimana in Nazionale. Novanta minuti contro Marocco (il 23 settembre) e altri novanta contro il Qatar (il 27). A 35 anni Medel è sì integro, ma tre gare in sette giorni sembrano molte anche per lui. Contro la Juventus, dunque, Medel avrà una chance, ma probabilmente nella seconda parte della ripresa. Da Casteldebole non filtrano altre indicazioni. Motta ha mischiato le carte e per molti gli allenamenti sono ancora un mezzo rebus. Certo la scelta di gestire Medel con le riserve sembra indicare la strada. Non è diverso il discorso per Zirkzee. Anche l’attaccante aveva espresso il desiderio di giocare dal ritiro dell’U21. Motta però è stato chiaro: «E’ sempre una questione di merito». Non è un dogma, ma a qualcosa bisognerà pur aggrapparsi.