BOLOGNA - "La squadra sta bene, Arnautovic meno. Abbiamo due squalificati, e per Marko vediamo oggi in allenamento come andrà, ma non sono molto fiducioso": l'unico vero dubbio di Sinisa Mihajlovic per la formazione anti Napoli da schierare giovedì sera al "Maradona" riguarda l'attacco. Il tecnico del Bologna, nella conferenza stampa della vigilia, analizza il buon momento della sua squadra, autrice di buone prestazioni nell'ultimo mese: "Negli altri ruoli faremo qualche cambio - spiega - perché c'è bisogno, ma sono sereno perché chi giocherà lo farà bene. I ragazzi si stanno sempre allenando bene, con lucidità, altrimenti non sarebbero riusciti a fare certe prestazioni. Quando riesci a giocare alla pari con certe squadre in inferiorità numerica, sicuramente si ha una conferma in più. Dentro la società non abbiamo mai messo in dubbio la loro consapevolezza. Da quando abbiamo cambiato sistema di gioco Orsolini e altri sicuramente stanno giocando molto meno, ma si stanno allenando perché hanno tutte le caratteristiche per giocare come seconda punta o come esterni a tutta fascia. Skov Olsen per esempio può fare la fascia, Vignato e Sansone possono giocare in un centrocampo offensivo e Orsolini come seconda punta. Possiamo comunque utilizzare tutti, quindi non ho problemi dal punto di vista dei cambi". Il pericolo numero uno in casa partenopea resta Osimhen: "È ancora più decisivo del Lukaku dello scorso anno - sentenzia Mihajlovic -. Cosa mangiano a Napoli? Sembra che vada in motorino. È ignorante, ma nel senso buono della parola: corre, apre il gioco, riparte, segna. Sapevo fosse forte forte, ma non mi aspettavo così tanto. Però è vero che l'hanno anche pagato 70 milioni".
"Gli arbitri devono essere più aperti al dialogo"
Sull'altra panchina sarà assente Luciano Spalletti, squalificato dopo l'ultimo turno: "Spalletti lo conosco da tanti anni - ricorda Mihajlovic - e una volta con una mia tripletta credo di averlo anche esonerato. Lui è un ottimo allenatore, e ho un buon rapporto con lui ma non lo conosco bene. Ricordo che quando io stavo all'Inter e lui nella Roma, noi abbiamo vinto tanto ma loro giocavano meglio. È un grande allenatore. E poi è toscano, ha sempre la battuta pronta". Le polemiche arbitrali, nate anche dalle squalifiche a ben quattro allenatori, si sono riaccese: "Io ho fiducia negli arbitri - stempera il tecnico del Bologna - spero ci sia più collaborazione anche da parte degli allenatori. Non siamo ragazzini, dobbiamo avere la possibilità di confrontarci anche con gli arbitri. Io faccio sempre l'esempio di Orsato: con lui si può parlare, discutere, perché capisce. Anche gli arbitri devono provare a capire il nostro stato d'animo. Quello che ha detto Gasperini è giusto: devono metterci la faccia. Il VAR a chiamata? Bisogna vedere, perché potrebbe rallentare il gioco. Magari una chiamata per squadra a tempo, potrebbe aiutare. Anche se non credo che cambierebbe qualcosa perché una volta presa la decisione è difficile che gli arbitri la cambino. Noi però dobbiamo concentrarci su noi stessi e non guardare troppo agli arbitri, anche perché gli errori che fanno sono fatti in buona fede. L'unica cosa che chiedo agli arbitri è più comunicazione, di essere più aperti al dialogo".