BOLOGNA - Parole: pochissime. Gli assist finali invece sono tre, e dire che Emanuel Vignato parla coi fatti è ben più di una verità. «Tre assist non si fanno tutti i giorni, ma il merito è anche di Palacio che li ha trasformati in gol: è una gran persona, il suo aiuto durante gli allenamenti per me è importantissimo». Doveva «difendere come un italiano e attaccare come un brasiliano», secondo il credo di Mihajlovic, e ieri Vignato lo ha fatto davvero. Da trequartista, oltretutto. Non era scontato. «Al Chievo avevo già giocato in quella posizione, contro la Fiorentina nei primi minuti ho faticato a prendere le misure. Dopo il primo gol per fortuna ci siamo sbloccati, e anche io ho iniziato a giocare meglio».
"Under 21? Se mi convoca Nicolato..."
E’ più di un traguardo. Anche perché Vignato fino a ieri aveva messo un gol in 27 apparizioni. Ma sono gli assist che diventeranno il suo marchio di fabbrica, statene certi. Vignato ha già stilato una hit parade di quelli distribuiti a Palacio contro la Viola: «Il più bello? Per me è il primo: far passare la palla in mezzo non era facile». Un messaggio lanciato al ct dell’U21, Nicolato. L’azzurro è il suo futuro. Vignato però non corre, sa aspettare, è un classe 2000. Certo, dice lui, «se il ct mi convocherà ne sarò contento, è una speranza, ma al momento penso solo al Bologna».