BOLOGNA - La spia si era già accesa da diverse partite, ma ora è un allarme vero e il Bologna dovrà farci i conti con grande attenzione se vuole uscirne. Quello della difesa è diventato un problema da risolvere, i rossoblù incassano gol da 6 partite consecutive, e anche tanti. Con quelli presi al Dall’Ara contro l’Inter il numero è salito a 11, un dato significativo, che fotografa bene e con chiarezza lo stato del reparto. In pratica: i gol incassati a partita sono quasi 2 di media (1,8 è il dato) e per una squadra che bramava l’Europa è un numero enorme, soprattutto se non è compensato da quello dei gol realizzati. L’ultima volta che il Bologna ha chiuso una partita senza subire reti è successo a fine settembre, contro il Genoa. Quella partita finì 0-0. Da lì in poi i rossoblù almeno un gol lo hanno sempre preso. E dunque quella del bomber che manca, che non c’è, quella dell’attaccante che non fa gol è una tenda dietro cui si nascondono altri problemi. Il primo, il più preoccupante, è quello dei gol subiti. In totale siamo arrivati a 17 in 11 partite, anche in questo caso troppi, dettati spesso da un errore o dalla eccessiva foga agonistica.
Nel frattempo l’ex rossoblù Arturo Calabresi è finito nella Top 11 della Ligue 1 dopo una serie di risultati positivi e addirittura un gol. Forse mandato a giocare in prestito all’Amiens troppo in fretta, oggi Calabresi, di proprietà del Bologna e patrimonio futuro della Nazionale, avrebbe fatto comodo. L’analisi generale, poi, va però ristretta ai singoli. Perché l’epifania dell’errore in difesa non può che produrre guai, problemi, brusche frenate, ma va anche ricondotta ai protagonisti. Dagli errori di Skorupski, fino alle coppie di difensori. La coppia Bani-Denswil ha subito 9 gol. Il problema difensivo sembrava stare lì. Invece no. Anche con Danilo in campo, con uno tra Bani o Denswil, il Bologna ha incassato comunque molto: 8 reti. Anche questo è un numero che dimostra come il problema sia più ampio, legato più alla stabilità di tutto il reparto. E naturalmente molto è legato anche alle assenze. Quella di Dijks è certamente la più pesante, ma anche lo stop di Tomiyasu ha creato problemi.