BOLOGNA - Sinisa Mihajlovic sta pensando seriamente di cambiare il Bologna, e non ci riferiamo tanto al sistema di gioco che continuerà a essere il 4-2-3-1 nella fase di attacco, quanto ad alcuni uomini. Un po’ per necessità tattiche, alla luce di quella che sarà la disposizione della nuova Sampdoria di Claudio Ranieri, un po’ perché è il primo impegno nel giro di 6 giorni e non avendo a disposizione l’organico al completo ecco che Miha dovrà fare per forza alcune rotazioni. Anche per non ritrovarsi alla terza partita, quella interna del sabato alle 18 contro l’Inter, in condizioni fisiche sommarie, come è accaduto a Udine al termine della precedente settimana piena. Nel corso della quale, ecco la verità, il Bologna è stato tonico, costruttivo e sufficientemente anche intenso sia contro la Roma al Dall’Ara (al di là della sconfitta arrivata negli ultimi attimi nonostante l’uomo in più) e a Marassi contro il Genoa, e addirittura disarmante contro l’Udinese, che lo ha sovrastato con i suoi chilogrammi e i suoi centimetri impedendogli non solo di fare gioco ma anche di pensare.
Contro la Roma, Ranieri ha costruito una Sampdoria con due linee molto strette e due attaccanti, Fabio Quagliarella e Manolo Gabbiadini, e di fronte a questo 4-4-2 la squadra di Paulo Fonseca è andata a sbattere per l’intera partita, finendo per crearle anche poche insidie. E’ evidente che anche per questo motivo Sinisa stia coltivando l’idea di impiegare dal primo minuto Federico Santander e non Rodrigo Palacio, che per quelle che sono le sue caratteristiche tecniche e i suoi movimenti diventa più efficace negli spazi larghi. Domenica in una partita che vale tanto per tutte e due le squadre ci sarà in certi momenti anche la necessità di alzare il pallone e di andare al rimbalzo immaginando che tutti e due i sentieri laterali saranno sempre doppiamente sorvegliati, da qui nasce (appunto) la possibilità che Santander venga preferito a Palacio. Non dimenticando tra l’altro che quando il paraguaiano è entrato in campo a Torino contro la Juventus anche Bonucci e De Ligt sono andati in affanno.