ZINGONIA - Nel bel mezzo dell'intervista, come se si trattasse di una lezione di tattica, irrompe Gian Piero Gasperini che sentenzia: «Intervisti Muriel? Ma no, fidati, è tempo perso. Devi chiedergli quando segnerà 30 gol a stagione, capitalizzando le enormi qualità che ha. E soltanto in quel momento, memorizza bene, potrai tornare qui per rivolgergli qualche domanda».
Atalanta, Gasperini: "Abbiamo dominato la partita"
Champions League, alta tensione tra tifosi di Atalanta e Dinamo Zagabria
Luis sorride, è un'ottima spugna, si intimidisce, spende un sorriso da perfetto incassatore che il cielo incerto di Zingonia quasi si illumina. E poi sbotta: «Ma te lo avevo detto che seguo lui...». Lui è Gasp, l'Atalanta in persona. Un quarto d'ora prima, con dovizia di particolari, Muriel si era aperto come di solito accade quando spacca le difese. «Gasperini non vuole che riceva il pallone con le spalle girate. Un tormento, ha ragione lui. "Devi metterti in diagonale: Luis, lo capisci o no? Così esalti le tue caratteristiche". Un martello continuo. Lo seguo con attenzione, so bene in cosa devo migliorare. Ti racconto questa: Lazio-Atalanta, la partita del famoso 3-3. Gosens avanza, mi cerca, io lo aspetto, quasi lo guardo negli occhi, l'invocato movimento in diagonale per ricevere e ripartire. Il giorno dopo l'elogio di Gasperini mi ha inorgoglito: "E così che si fa". Una soddisfazione, devo lavorare forte e migliorare».
Dicono di Muriel: ha le movenze di Ronaldo il Fenomeno...
«Le movenze, le movenze, bastassero quelle. Poi aggiungono, Muriel ha i colpi di Ronaldo. Dai, non scherziamo, ha poco senso. Era il mio idolo da ragazzino, seguivo lui e Ronaldinho, incantato al video, stop e start per rivedere, ammirare e sognare. Se alla fine della mia carriera ottenessi il 30 per cento della sua, sarebbe il massimo. Dove si firma?».
Non si firma. Piuttosto, andrete avanti in Champions?
«Contro la Dinamo è stata una partita fantastica, come volevamo. L'avevamo preparata nei dettagli: subito a mille all'ora, così piace a me e al nostro allenatore. Ci crederemo fino in fondo, ora pensiamo al Brescia, poi prepareremo bene la sfida allo Shakhtar. Abbiamo ripetuto la prestazione contro la Juve, soltanto che...».
Cosa?
«Abbiamo concretizzato le occasioni. Beh, forse non proprio tutte perché ne abbiamo avuto tantissime anche martedì. Ma molto meglio rispetto alla gara di sabato che c'è rimasta qui».
[...]
Chi è il migliore attaccante al mondo?
«Ora ti stupisco».
Perché?
«Perché ti aspetti i nomi di quelli che segnano 40 gol a stagione. No, ho un'altra idea. Infatti, scelgo Firmino per la sua enorme qualità che non significa soltanto buttarla dentro. Con un colpo di tacco ti manda in porta, per me conta e vale di più».
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