ROMA - «Siamo stanchi dei giochi politici dei soliti noti, qui ci sono questioni economiche urgenti». È il linguaggio dei soldi - tra diritti tv sempre più complessi da vendere e risorse che scarseggiano - ad aver fatto cambiare il vento in Serie A, come sussurra più di qualche dirigente mentre esce rabbuiato dalle segrete stanze di Via Rosellini. Adesso sono le big, un tempo disinteressate alle cose di palazzo, a guidare l'assemblea di condominio più litigiosa d'Italia. Inter, Juve e Roma erano già state accusate di aver compiuto una fuga in avanti quando andarono da Gravina a chiedere il format a 18 squadre, oggi però hanno almeno altri nove o dieci club dalla loro parte: dall'Atalanta al Bologna, passando per Como, Fiorentina, Monza, Parma, Udinese, Venezia, Lecce e Cagliari. Saranno le proprietà straniere, di fatto, a scegliere il nuovo presidente di Lega visto che dal "blocco Casini", sostenuto in particolare da Lotito e De Laurentiis, sembrano essersi sfilati in molti.
Lega Serie A, c'è Simonelli in pole per la presidenza
Casini, che spera ancora nella conferma, avrebbe voluto fissare le elezioni al 10 gennaio. Invece si andrà al voto già il 16 dicembre, poi il 10 gennaio e il 20 solamente come terza possibilità, la prima in cui basteranno 11 voti su 20 (e non 14) per la fumata bianca. Tra i club, alle prese con trattative serrate, c'è chi ritiene però di poter chiudere in fretta. In queste ultime ore, infatti, è segnalato come favorito alla presidenza Ezio Maria Simonelli, 66 anni, celebre commercialista di Berlusconi che fu anche reggente della Serie A oltre che candidato (sconfitto) in B nel 2021. Il suo profilo trova consensi non solo tra le grandi. Laureato in economia e commercio, dirige a Milano uno studio legale tributario.
Gandini e Bonomi tra i papabili, l'ad De Siervo verso la conferma
Tra i papabili c'è anche Umberto Gandini, 64 anni, ex dirigente del Milan ed ex ad della Roma, oggi presidente della Lega Basket: è considerato un profilo internazionale che può dare un'impronta ulteriormente manageriale alla Lega. In lizza anche Carlo Bonomi, ex n.1 di Confindustria, già valutato dai club nel 2022: prima dell'elezione di Casini prese un solo voto. Va invece verso la conferma l'attuale ad, De Siervo. Oggi previste nuove scintille in assemblea sulle procedure elettorali: qualcuno della vecchia guardia vorrebbe inserire regole nuove, ma non è detto che venga accontentato. Almeno tre volte nell'ultimo mese (sullo statuto, sulla causa contro la Figc e sul calendario elettorale) la vecchia maggioranza è infatti diventata minoranza.