Inchiesta ultras, slitta la testimonianza di Calabria

Il capitano del Milan non sarà ascoltato oggi, mentre il vicepresidente dell'Inter ha parlato di conversazioni "senza minacce" con i leader della curva
Inchiesta ultras, slitta la testimonianza di Calabria
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Davide Calabria, capitano del Milan, sarà chiamato a testimoniare nei prossimi giorni, e non oggi come era stato inizialmente previsto. Il suo coinvolgimento rientra nell’inchiesta milanese sugli ultras di San Siro. Secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta condotta dalla Polizia e dalla Guardia di Finanza, coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, Calabria avrebbe incontrato Luca Lucci, capo degli ultras del Milan ora in carcere, in un bar a Cologno Monzese nel febbraio 2023. A differenza del calciatore del Milan, il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti ha testimoniato ieri, ecco la sua versione dei fatti.

Zanetti: "Incontri normali con in capi ultras"

Nel frattempo, ieri è stato ascoltato Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, dopo l’audizione di Simone Inzaghi. L'ex capitano nerazzurro ha dichiarato che gli incontri e le conversazioni con i leader ultrà sarebbero stati di natura “normale”, senza pressioni o minacce. Ha anche smentito di aver rivelato informazioni su controlli di polizia. Riguardo alla richiesta dei 1500 biglietti da parte della curva Nord per la finale di Champions League del 2023, Zanetti ha spiegato di aver discusso della questione con alcuni dirigenti, ma non con Marotta, precisando che la società era già a conoscenza della situazione e che lui non aveva responsabilità esecutive. Zanetti ha inoltre dichiarato di aver incontrato una sola volta Antonio Bellocco, membro della curva Nord e legato alla ‘ndrangheta, ucciso di recente da Andrea Beretta, un altro leader ultrà. Zanetti ha anche sottolineato che l’incontro con Bellocco sarebbe avvenuto in un contesto conviviale e che i due sarebbero stati presentati da altri membri della curva.


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