Roma e Juve, sorelle di taglio

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Roma e Juve, sorelle di taglio
Ivan Zazzaroni
2 min

Per una Juventus che al 30 giugno, cioè oggi, si è volutamente deagnellizzata (e deallegrizzata) c’è una Roma che si è innegabilmente detiagopintizzata (zero casualità). E senza andare troppo per il sottile: dritti al punto, american way. A Torino e nella capitale stiamo infatti assistendo ad autentiche purghe, articolate nella chiusura, talvolta brusca, di rapporti di lavoro. Quasi tutti a termine, intendiamoci. E sottolineo quasi.
L’uscita di alcune professionalità di alto livello alimenta inevitabilmente stupore e anche amarezza. Penso ad esempio a Gigi Milani, responsabile dell’attività di base della Juve, e Federico Cherubini, ispiratore del progetto Next Gen.
Alla Roma colpisce invece il taglio di decine di dipendenti a vario titolo, voluto dai Friedkin e attuato dall’ad Lina Souloukou nell’ambito di un programma di abbattimento dei costi che punta in prevalenza a snellire la struttura, ma non in funzione di una cessione della società.
Così mi spiegò una decina di giorni fa la manager greca nel corso di una telefonata che, a questo punto, vale la pena riassumere: «L’ha comunicato Dan e in almeno due occasioni l’ho ripetuto anch’io. La proprietà non ha alcuna intenzione di vendere la Roma. Tutt’altro. L’ottimizzazione dei costi, che prevede tra l’altro lo spostamento degli uffici dall’Eur a Trigoria (con un risparmio di 1,8 milioni l’anno, tra affitto e duplicazione delle spese, nda) rientra in un progetto molto più ampio. Un progetto che contempla investimenti tecnici e sui giovani».
I Friedkin coltivano fin dal primo giorno la più assoluta riservatezza. La stessa Lina si adegua più che volentieri.
Quando qualcuno perde il lavoro, ancorché a tempo determinato, non si può che essere dispiaciuti e solidali. Resta inteso che, trattandosi di società di calcio vincolate al risultato sportivo, il giudizio definitivo sulla qualità dell’operato spetta sempre ai tifosi e al campo. Tifosi che, comunque, una parola da parte del presidente ogni tanto la meriterebbero.
PS. Sempre secondo il management giallorosso, l’acquisizione dell’Everton non avrà alcuna incidenza su conti e futuro della Roma. Dan ha evidenti mire espansionistiche.
Wait and see.


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