Stadi per Euro 2032, incontro con Firenze e Cagliari: la situazione

Per ospitare la manifestazione in Italia verranno scelte 5 o 6 sedi al massimo entro il 2026. Il comitato interistituzionale voluto dal ministro Abodi ha avviato i colloqui
Stadi per Euro 2032, incontro con Firenze e Cagliari: la situazione
Giorgio Marota
2 min

L'Europeo del 2032 è l'orizzonte entro il quale il calcio italiano punta a dare una svolta sul tema stadi. Mancano otto anni al via della manifestazione, ma visti i ritardi burocratici che caratterizzano il nostro Paese sul tema dell'impiantistica, il rischio è di essere già partiti con un ritardo enorme da colmare. Ecco perché il comitato interistituzionale creato per l'evento, voluto dal ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, sta incontrando in queste settimane i comuni che puntano a ottenere l'ospitalità della manifestazione. Saranno cinque quelli italiani, al massimo sei, da scegliere entro il 2026 e da abbinare agli stadi della Turchia co-organizzatrice della manifestazione. 

Firenze e Cagliari sperano

Oggi il comitato ha incontrato il comune di Firenze e poi quello di Cagliari. Trattandosi di riunioni tecniche, gli incontri avevano lo scopo di acquisire tutti gli elementi utili a comprendere lo stato dell’arte del progetto di restyling degli impianti Artemio Franchi di Firenze e Gigi Riva di Cagliari. Per quanto riguarda il nuovo stadio previsto nel capoluogo toscano, i tecnici del comune hanno confermato che non risultano da risolvere aspetti tecnici e procedurali, avendo il progetto tutte le autorizzazioni già acquisite e i lavori già consegnati. In soli tre anni si è passati infatti dall’idea all’inizio dei lavori. La prima audizione è stata con la città Bologna, mentre altre sono state già previste a maggio con Parma ed Empoli. Con Roma, Torino e Milano sicuramente in pole per ottenere l'assegnazione dell'evento da parte della Federcalcio, potrebbero restare solo due slot disponibili.


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